L’organizzazione maltese per la protezione e la cura degli animali (MSPCA) ha avanzato la proposta di ritirare la licenza agli autisti delle tradizionali carrozze trainate da cavalli (karrozzini) dietro ad un compenso economico.
Ma l’Associazione cocchieri e carrozze non ci sta e si oppone affermando di essere stata già sufficientemente “punita” dopo quasi un anno e mezzo di perdite economiche causate dal basso afflusso di turismo che ha interessato il Paese colpito dalla pandemia da Covid-19.
Attualmente si contano 111 carrozze con cavalli registrate da Transport Malta, «un numero fin troppo elevato per un’isola così piccola», ribatte MSPCA, che aggiunge: «siamo preoccupati per il futuro di questi cavalli se gli autisti non hanno lavoro a sufficienza per riuscire a mantenerli».
Per questa ragione Althea Galea, responsabile dei diritti degli animali dell’MSPCA propone di dimezzare le carrozze con cavalli in circolazione, chiedendo al Governo di offrire a 55 degli autisti presenti, una somma economica utile per ritirare la licenza e permettere loro di avviare una nuova attività commerciale.
Inoltre, sempre secondo Galea, lo Stato dovrebbe istituire un santuario dedicato ai cavalli per garantire sin da subito benessere e cura a questi animali, invece di pensare al loro abbattimento dopo una vita trascorsa a trasportare turisti in giro per le strade maltesi.





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