Una donna di 47 anni, residente a San Gwann, è comparsa in tribunale dichiarandosi colpevole di una una serie di atti intimidatori e aggressivi nei confronti dell’ex compagno.
Nonostante la relazione tra i due fosse giunta al capolinea da qualche settimana, lo scorso 2 giugno l’uomo le aveva chiesto un incontro durante il quale avevano iniziato a discutere animatamente di vecchi rancori sentimentali. Le scintille si sono susseguite anche più tardi quando la donna, rientrata a casa, ha iniziato ad inviare messaggi dai toni minacciosi tramite piattaforma social fino a decidere di presentarsi nei pressi dell’abitazione dell’ex e, non trovandolo, avrebbe tentato di rintracciarlo altrove.
Secondo la ricostruzione della polizia, durante un nuovo confronto tra i due, la 47enne avrebbe cercato di investirlo con l’auto e si sarebbe avvicinata a lui brandendo una spranga di ferro. L’uomo ha riportato lievi ferite e ha dichiarato che la donna lo aveva anche minacciato di incendiare uno dei suoi terreni.
Le autorità, che in passato avevano già ricevuto una segnalazione da parte della vittima, hanno classificato l’episodio come ad alto rischio tramite specifiche distinte valutazioni che hanno confermato la gravità della situazione.
Dopo essere stata arrestata, la 47enne è stata chiamata a comparire in tribunale dove si è dichiarata colpevole di tutte le accuse lei contestate. In considerazione della sua dipendenza da sostanze stupefacenti, è stata condannata a sottoporsi ad un programma terapeutico obbligatorio e a due anni di libertà vigilata. Le è stata inoltre imposta una multa di 150 euro ed il divieto assoluto di contatto con la vittima, sia diretto che attraverso qualsiasi mezzo di comunicazione.
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