Terremoto nel panorama politico locale dopo che Bernard Grech ha rassegnato le dimissioni dalla guida del Partito Nazionalista, a cinque anni dal suo insediamento.
Una decisione che, secondo Malta Today, arriva a seguito del sondaggio pubblicato domenica dallo stesso quotidiano e che evidenzia un incremento nel divario tra le preferenze degli elettori, con il Partito Nazionalista distante circa 39.000 voti dal Partito Laburista. Una situazione che ha di fatto cancellato lo slancio accumulato a seguito delle incoraggianti elezioni europee di appena un anno fa. Il medesimo sondaggio ha evidenziato un netto calo della fiducia nei confronti dello stesso Grech, inferiore di 31 punti rispetto a quella del Premier Robert Abela.
La scelta di lasciare la guida del partito è stata confermata dallo stesso ex leader nazionalista attraverso i canali ufficiali dello schieramento dove, visibilmente commosso, ha ringraziato i membri per il sostegno ricevuto nel corso degli anni e ha definito la decisione «un passo necessario per permettere al PN di voltare pagina e guardare al futuro con rinnovata energia», assicurando il proprio sostegno al successore.
Grech si congeda dopo cinque anni contrassegnati – per sua stessa ammissione – da alti e bassi, rivendicando di aver contribuito a migliorare un partito «preso in mano con molte ferite, lotte interne e reduce da una grande sconfitta elettorale», dedicando inoltre un pensiero alle recenti perdite che hanno colpito il PN, tra cui l’ex vice leader Robert Arrigo, l’ex segretario generale Francis Zammit Dimech e Karl Gouder.
Adesso la palla passa al comitato dirigente che dovrà aprire la corsa alla successione, mentre l’ex leader nazionalista ha concluso il suo discorso con un appello agli elettori: «Abbiate coraggio, il futuro del PN è bello finché continueremo a lavorare insieme».
(photo credits: Bernard Grech/Facebook)
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