Con una cerimonia ufficiale tenutasi mercoledì, Malta ha assunto per la quarta volta nella sua storia la presidenza del Consiglio d’Europa, ricevendo un simbolico martello dal Lussemburgo. Il vicepremier e ministro degli Esteri e del Turismo, Ian Borg, che guiderà il Comitato dei ministri dell’organizzazione per i prossimi sei mesi, in un periodo che coincide con il 60° anniversario dell’adesione di Malta al Consiglio d’Europa, nel suo primo discorso da presidente ha dichiarato: «Malta assume questo ruolo con gratitudine, impegno e un profondo senso di responsabilità, per proteggere i più vulnerabili e difendere i valori dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto».
Le priorità della presidenza maltese saranno incentrate sulla protezione dell’infanzia e la promozione degli interessi dei minori, sul contrasto alla violenza e alla discriminazione, in nome della dignità umana e sull’empowerment giovanile, a tutela della democrazia e della legalità.
Tra le iniziative principali, è prevista una conferenza ministeriale per il 15° anniversario della Convenzione di Lanzarote, che promuove la lotta contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale dei minori, soprattutto online.
Malta ospiterà inoltre, dopo 13 anni di assenza, una Conferenza specializzata dei ministri della gioventù e la Convenzione europea sul lavoro giovanile, per riconoscere il ruolo centrale dei giovani come agenti di cambiamento nelle democrazie moderne.
Altro tema centrale sarà la lotta contro la disinformazione e i contenuti dannosi online, in un contesto europeo in cui la protezione digitale diventa sempre più cruciale. Borg ha sottolineato la necessità di affrontare il discorso dell’incitamento all’odio e la violenza, dichiarando che «in una società basata sui diritti fondamentali non c’è spazio per entrambi».
La presidenza maltese celebrerà anche il 75° anniversario della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, descritta da Borg come «la bussola etica e giuridica dell’Europa», e continuerà a sostenere l’Ucraina, ponendo la solidarietà verso i civili al centro dell’agenda.
«Costruiremo su quanto fatto dal Lussemburgo, promuovendo il rispetto reciproco e una cooperazione costruttiva tra tutti i membri. Il nostro obiettivo è un’Europa più resiliente, equa e inclusiva per le generazioni future», ha concluso il vicepremier.
(photo credits: DOI / Ministero degli Esteri)
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