Hanno un nome e un volto i quattro cittadini maltesi che hanno tragicamente perso la vita giovedì pomeriggio in Croazia, quando l’auto a bordo della quale viaggiavano è precipitata giù dalla strada costiera, sprofondando nelle acque nei pressi di Bunica, a sud di Senj.
Le vittime sono due coppie di coniugi, Jeremy Gambin e Lorraine Gambin, 68 e 67 anni, ed i loro amici Kevin Bonnici ed Alexandra Bonnici, 67 e 66 anni, tutti residenti a Swieqi.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dai media del posto, il veicolo avrebbe perso il controllo nei pressi di una curva schiantandosi contro due piloni di pietra, prima del volo fatale da oltre settanta metri di altezza.
A nulla è valso il disperato tentativo di un eroico agente di polizia, Jasmin Mujakovic, che si è tolto la divisa e si è tuffato senza esitazione in mare, immergendosi più volte per tentare di aprire le portiere dell’auto sprofondata a 16 metri di profondità. L’impatto e la pressione dell’acqua hanno però reso impossibile aprire le portiere. I corpi sono stati recuperati dai sommozzatori, che hanno definito le operazioni “tra le più difficili” della loro carriera.
Numerosi i messaggi di cordoglio da parte di amici e famigliari delle vittime, che da diverse ore si alternano sui social network. Uno dei figli di Kevin ed Alexandra Bonnici, Matthew Bonnici, li ha definiti i suoi «supereroi», aggiungendo: «L’unica luce in tutto questo buio è che erano insieme, a fare ciò che amavano, con le persone che amavano. Essere positivi in questo periodo è difficile ma se avessero meritato qualcosa, sarebbe stato stare sempre insieme, come lo sono stati, nonostante tutto».
Parole strazianti anche quelle affidate sempre ai social da una delle figlie dei coniugi Gambin, Ilona Busby: «La nostra famiglia è stata davvero fortunata ad avere dei genitori così meravigliosi. Sarò sempre orgogliosa di poter dire di essere loro figlia» ha scritto la donna, «le nostre vite non saranno mai più le stesse, ma ci conforta sapere che se ne sono andati insieme, facendo ciò che amavano di più con due dei loro amici e compagni di viaggio preferiti. La loro eredità vivrà attraverso di noi e i nostri figli».
Jeremy Gambin era una figura di spicco nel panorama sportivo locale: ex giocatore della nazionale di basket, aveva rappresentato Malta ai Giochi dei Piccoli Stati d’Europa del 1987 a Monaco ed era stato allenatore del Luxol Basketball Club, oltre che insegnante di educazione fisica presso la St. Michael’s Foundation. Insieme alla moglie Lorraine, lascia tre figli e diversi nipoti.
Kevin Bonnici, a sua volta con un trascorso nel mondo del basket locale, lavorava in una società specializzata nel settore trasporto passeggeri ed aveva alle spalle una lunga carriera in Air Malta, dove aveva operato in vari dipartimenti tra finanza, operazioni di volo ed ingegneria. Con sua moglie Alexandra, lascia due figli e nipoti.
Tra i tributi c’è anche quello di Noel Muscat, sindaco di Swieqi, cittadina in cui risiedevano le quattro vittime, il quale ha espresso le sue condoglianze descrivendoli come «genitori esemplari, molto affezionati alle loro famiglie, oltre che residenti attivi nella località». Sempre a Swieqi, durante la cerimonia Gieh is-Swieqi tenutasi ieri, il vicesindaco Jordan Galea Pace ha ricordato Lorraine Gambin come una presenza attiva nella comunità e ha reso omaggio a Jeremy Gambin, suo ex allenatore.
Messaggi di affetto sono arrivati anche dal mondo dello sport: il Comitato olimpico maltese e la Malta Basketball Association hanno ricordato Gambin e Bonnici come figure amate e rispettate. Il Luxol Basketball Club ha espresso profondo dolore per la perdita di due uomini che avevano contribuito alla crescita della società «come giocatori, colleghi e genitori».
(photo credits: Facebook)
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