Justin Haber, ex portiere della nazionale maltese ed ex consigliere del Partito Laburista a Floriana, è stato condannato a due anni di reclusione, con pena sospesa per quattro, per molestie sessuali nei confronti di una minorenne che lavorava come sua dipendente in un locale di Marsaxlokk.
A carico dell’imputato anche una multa di 7.000 euro e l’iscrizione nel registro degli autori di reati sessuali. I fatti risalgono al periodo tra il 2020 e il 2022, quando la ragazza, appena quattordicenne, aveva iniziato a lavorare al “Pitch 16″.
Secondo quanto emerso in aula, l’uomo avrebbe approfittato del proprio ruolo di datore di lavoro per compiere avances e contatti inappropriati nei confronti della giovane cameriera, tra cui schiaffi sui glutei, baci sul collo, richieste di fotografie intime e proposte esplicite legate alla verginità. In un episodio, raccontato dalla giovane vittima, Haber le avrebbe chiesto un bacio sulla guancia, voltandosi poi all’improvviso per farsi baciare sulle labbra.
A far partire l’indagine, nell’agosto del 2022, una segnalazione anonima agli assistenti sociali, accompagnata dallo screenshot di una chat in cui l’ex portiere chiedeva immagini di nudo alla minore. Dopo la denuncia, la polizia lo arrestò nei pressi del campo sportivo, il 6 ottobre dello stesso anno.
Durante l’interrogatorio, Haber aveva ammesso alcuni episodi, come aver schiaffeggiato la ragazza sui glutei e averle chiesto se fosse vergine, ma in aula aveva poi cambiato versione negando ogni intento sessuale e definendo quei contatti «accidentali». Aveva inoltre sostenuto che, a causa della sua dislessia, non poteva essere stato lui ad aver scritto i messaggi incriminati perché «troppo corretti grammaticalmente».
La corte ha ritenuto le sue dichiarazioni contraddittorie e manipolatorie, respingendo con vigoria la tesi difensiva secondo cui si sarebbe trattato di un contesto “amichevole e familiare”, rilevando invece come l’uomo avesse sfruttato la propria posizione di autorità e la vulnerabilità della ragazza, rimasta al lavoro per necessità economica e senza ribellarsi per timore delle reazioni del suo ex datore di lavoro ai rifiuti. «Non è una giustificazione per molestare sessualmente qualcuno, tanto meno quando la vittima ha meno di quindici anni», ha chiosato la corte, emanando inoltre un’ordinanza restrittiva di tre anni a tutela della vittima.
Subito dopo la sentenza, l’Hibernians F.C., club con cui Haber aveva firmato in agosto come secondo portiere, ha annunciato la rescissione immediata del contratto senza rilasciare «nessun ulteriore commento».
Si tratta della seconda condanna nel giro di pochi mesi per Haber. A maggio era stato giudicato colpevole di aver minacciato la sorella di decapitarla, circostanza che lo aveva costretto alle dimissioni dal Consiglio comunale di Floriana; dopo un fugace ritorno in campo, la condanna odierna sembra chiudere la sua carriera. «Per un portiere, non c’è nascondiglio», recita una massima della leggenda tra i pali Brad Friedel, che oggi sembra un’amara constatazione della parabola di Haber.
(photo credits: joshjdss, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons)
Il Corriere di Malta è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato