Si è rivolto ai social Joseph Micallef, il padre del bimbo di tre anni annegato in piscina lo scorso sabato, per omaggiare la memoria del piccolo e annunciare l’avvio di una raccolta fondi a sostegno delle persone con disabilità e autismo.
Affrontando il dolore più grande che un genitore possa mai provare, l’uomo ha scelto di trasformare la tragedia in un gesto d’amore a favore del prossimo, di tutti quegli «angeli speciali che necessitano di energia e pazienza per prendersene cura».
Ricordando il figlio, Micallef ha parlato delle sfide che le famiglie devono affrontare poiché «l’autismo non colpisce tutti allo stesso modo e con la stessa gravità. Ci sono persone che parlano, e altre che non pronunciano nemmeno una parola».
«Il nostro James non mi ha mai chiamato “papà”. Lo stesso vale per suo fratello George, non l’ho mai sentito chiamarmi così» ha dichiarato l’uomo, aggiungendo che «chi è genitore di uno di questi nostri angeli sa quanta energia e pazienza siano necessarie per prendersene cura».
A Gozo, prosegue il papà di James, non esistono servizi di attività motoria sensoriale e stanze multisensoriali offerti dai presidi ospedalieri statali, pertanto ogni genitore «sa quanto sia necessario avere un centro di sollievo quando la stanchezza comincia a farsi sentire», come accade presso il centro Dar Arka di Ghajnsielem.
Micallef ha dichiarato che durante la celebrazione della vita di James, mercoledì 14 agosto si terrà una raccolta fondi a favore della Fondazzjoni Arka che gestisce la stessa Dar Arka, al fine di sostenere le persone con disabilità e autismo per le quali, presto, verrà realizzata una nuova struttura specializzata.
Per coloro che non riuscissero a partecipare alla funzione ma che desiderassero comunque contribuire all’iniziativa, è possibile effettuare delle donazioni direttamente alla Fondazzjoni Arka effettuando un bonifico bancario tramite questo IBAN: MT31VALL22013000000040017808653