Il Ministero della Salute ha lanciato ufficialmente l’avvio di un nuovo servizio nazionale che consente ai giovani pazienti diabetici di poter usufruire di un dispositivo portatile (microinfusore o pompa d’insulina), per l’infusione continua di insulina. Il ministro Jo Etienne Abela ha presentato il progetto durante una conferenza, sottolineando l’importanza di questo progresso tecnologico nella gestione della malattia.
Con un investimento di 5 milioni di euro, oltre 220 pazienti affetti da diabete di tipo 1, di età pari o inferiore ai 18 anni, potranno beneficiare di questa tecnologia, destinata anche a coloro che sviluppano diabete di tipo 3c in seguito a interventi chirurgici legati a tumori del pancreas.
Il diabete di tipo 1, ha ricordato Abela, è una malattia autoimmune che generalmente si sviluppa durante l’infanzia o l’adolescenza, quando il pancreas smette di produrre insulina, e che richiede un monitoraggio giornaliero costante della glicemia con somministrazione regolare di insulina, spesso più volte al giorno.
Il nuovo microinfusore, in combinazione con i sistemi di monitoraggio continuo del glucosio (CGM) già introdotti in precedenza, simulerà la funzione naturale del pancreas: erogherà automaticamente la dose necessaria di insulina, riducendo drasticamente il bisogno di intervento manuale da parte del paziente o dei familiari.
In media, 25 nuovi casi vengono diagnosticati ogni anno tra i bambini e gli adolescenti di età compresa tra i 2 e i 18 anni. Oltre alla distribuzione dei dispositivi, verrà aperta una nuova clinica specializzata che fornirà cure multidisciplinari per una gestione olistica della patologia.
«Questa iniziativa rappresenta un passo importante nella modernizzazione delle cure per il diabete; continueremo a investire nella prevenzione, nello screening e nella terapia», ha dichiarato il ministro Abela.
(photo credits: DOI / Clodagh O’Neill)
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