Si stava meglio quando si stava peggio? Un proverbio che sembra tornare di moda tra i cittadini maltesi sempre più pessimisti per il 2024 alle porte, almeno secondo quanto raccontato dall’Eurobarometro, ovvero la serie di sondaggi di opinione pubblica condotti dalla Commissione europea che dal 1973 raccolgono le previsioni dei cittadini provenienti da tutti i 27 Stati Membri.
Il sondaggio realizzato in vista delle elezioni dell’Europarlamento in programma per il prossimo giugno ha tastato il polso degli europei su temi quali il senso d’appartenenza all’UE, la loro percezione del PE, la consapevolezza riguardo i prossimi seggi eurostellati e la volontà di parteciparvi, nonché svariate domande relative alle prospettive del proprio Paese, raccogliendo le risposte di oltre 26.523 individui, 510 dei quali residenti a Malta.
Un nuovo anno che non sembra lasciar spazio ai buoni propositi per l’85% degli abitanti dell’arcipelago che temono un peggioramento del proprio tenore di vita, addirittura superiore rispetto alla media dei “pessimisti” europei ferma al 73%.
Dati che, se ribaltati, fanno emergere una panoramica preoccupante relativa ai cittadini maltesi che hanno assistito ad un miglioramento della propria vita, fermi all’1%, e nei confronti di coloro che provano sfiducia nell’operato del proprio governo (50%), in totale controtendenza rispetto alle risposte ricevute dagli altri intervistati europei.
I preoccupanti rincari che hanno interessato alimenti e altri generi di prima necessità hanno senza ombra di dubbio contribuito alla progressiva diminuzione dell’ottimismo riguardo le prospettive economiche maltesi nel 53% degli intervistati, il 29% non si aspetta variazioni, mentre, solo l’11% si è detto fiducioso di un exploit economico, segnando così un calo del 10% rispetto all’Eurobarometro di marzo.
Per quanto riguarda le prospettive europee, invece, i cittadini dell’arcipelago si sono mostrati più fiduciosi rispetto agli omologhi continentali, con il 65% degli intervistati che si è dichiarato ottimista, contro il 27% che invece ha ammesso pessimismo nell’operato dell’UE per l’anno che verrà.
Una speranza che si riflette nel roboante 92% di intervistati che hanno sottolineato i sostanziali vantaggio ottenuti da Malta con l’adesione all’Unione, addirittura superiore rispetto alla media europea “ferma” al 72%, e che si conferma anche con il 53% dei maltesi interpellati che hanno affermato di avere una “visione positiva” dell’organismo.
Sebbene rimanga sostanziale il favore dimostrato dai maltesi raggiunti dal sondaggio nei confronti di Bruxelles, molti di questi hanno espresso maggiore preoccupazione rispetto ai cittadini degli altri Paesi riguardo all’operato dell’UE in termini di compromissione dei confini maltesi (40% – 24%), di minacce alla sicurezza del lavoro (33% – 18%) e nel mettere in pericolo la pace e la sicurezza dell’arcipelago (32% – 24%).