• Ultime
  • Più lette
«Il Mediterraneo è il nostro paradiso, per molti invece è l’inferno»: intervista a Regina Catrambone

«Il Mediterraneo è il nostro paradiso, per molti invece è l’inferno»: intervista a Regina Catrambone

28 Giugno 2020
Monopattini elettrici, gruppo di sindaci chiede controlli e misure più severe

Monopattini elettrici, gruppo di sindaci chiede controlli e misure più severe

7 Agosto 2022
Pubblicizza la tua attività
ADVERTISEMENT

Domenica nera per i centauri. Tre feriti in altrettanti incidenti stradali

7 Agosto 2022
Giro di vite della polizia: saranno licenziati gli agenti che fumano cannabis

La Polizia cambia le regole, ora gli Ufficiali non dovranno più nascondere gambe e braccia tatuate

7 Agosto 2022
Scienziato pubblica la foto della stella più vicina al Sole, ma in realtà era una fetta di salame piccante

Scienziato pubblica la foto della stella più vicina al Sole, ma in realtà era una fetta di salame piccante

7 Agosto 2022
Incidente a Zejtun, ha un nome il presunto investitore di Antoine Degabriele

Incidente a Zejtun, ha un nome il presunto investitore di Antoine Degabriele

7 Agosto 2022
Controlli sui mezzi pesanti, Transport Malta rileva 66 infrazioni su 44 veicoli ispezionati

Controlli sui mezzi pesanti, Transport Malta rileva 66 infrazioni su 44 veicoli ispezionati

7 Agosto 2022

Polizia sgomina banda di pregiudicati. Tra di loro un presunto pluriomicida

7 Agosto 2022
Raccolta del vetro di notte, lo sfogo di un lettore: «Troppo rumore e disordine sui marciapiedi»

Raccolta del vetro di notte, lo sfogo di un lettore: «Troppo rumore e disordine sui marciapiedi»

7 Agosto 2022
Ospedali e carenza di personale, la testimonianza di un neo papà italiano: «Ritmi insostenibili. Errore umano dietro l’angolo»

Ospedali e carenza di personale, la testimonianza di un neo papà italiano: «Ritmi insostenibili. Errore umano dietro l’angolo»

6 Agosto 2022
Zejtun: cadavere rinvenuto sul ciglio della strada; la polizia sospetta sia stato investito

Incidente a Zejtun, in manette giovane sospettato di aver investito e ucciso Antoine Degabriele

6 Agosto 2022
Operaio in cantiere

Caro vita: ripartono gli affari, ma oltre il 60% delle aziende maltesi dichiara di aver aumentato i prezzi

6 Agosto 2022
Malta e la Grey List accomunati da atti di infrazione senza fine

Per le aziende maltesi la corruzione è sempre più impunita

6 Agosto 2022
  • Pubblicità
  • Contatto
  • Collabora con noi
Retail

Il quotidiano online della comunità italiana a Malta

lunedì 8 Agosto
25 °c
Valletta
Newsletter
Pubblicità
  • Coronavirus
  • Attualità
    • Ambiente
    • News
    • Temi Caldi
    • Unione Europea
  • Cronaca
    • Daphne Caruana Galizia
    • Nera
    • Giudiziaria
  • Politica
    • Nazionale
    • Europea
  • Economia
    • Finanza
    • Gaming
    • Immobiliare
    • Imprese
    • Lavoro
    • Statistiche
  • Food
  • Rubriche
    • Editoriali
    • Inchieste
    • Interviste
    • Lettere
    • Personaggi e Storie
    • Sondaggi
  • Vita a Malta
    • Arte
    • Cultura
    • Intrattenimento
    • Meteo
    • Turismo
    • Eventi
  • Sport
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
Corriere di Malta
Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati

«Il Mediterraneo è il nostro paradiso, per molti invece è l’inferno»: intervista a Regina Catrambone

Regina Catrambone e il marito Christopher hanno salvato 40.000 vite nel Mediterraneo Centrale e nell’Egeo

di Luca Di Gennaro Splendore
28 Giugno 2020
in Attualità, Interviste
Tempo di lettura:4 mins read
0

Intervista esclusiva a Regina Catrambone, co-fondatrice di MOAS, Ong che dal 2014 soccorre i migranti.

Regina Catrambone e il marito Christopher, dopo aver fondato l’organizzazione umanitaria MOAS, dal 2014 al 2017 hanno salvato 40.000 vite nel Mediterraneo Centrale e nell’Egeo. Nonostante in questi ultimi anni abbia rilasciato numerose interviste alla stampa nazionale e internazionale, Regina è sempre entusiasta e disponibile a raccontarsi e a raccontare. Grazie all’intervista che ci ha concesso la conosceremo meglio e scopriremo nei dettagli di cosa si occupa il MOAS.

Da quanto tempo risiedi a Malta e come mai hai scelto di vivere proprio qui?

Sono nata e cresciuta nel sud Italia, in Calabria. La prima volta che ho visto Malta, nel 1985, in occasione di una vacanza con mia zia, ero una giovane ragazza. Il mare, i paesaggi, i costumi, i piatti della cucina locale e il forte attaccamento alla fede cristiana dell’isola mi hanno fatto sentire in stretta connessione con Malta. Nel 2008 io e mio marito abbiamo deciso di stabilire a Malta i nostri affari per la sua centralità nel Mediterraneo, per la lingua inglese e per un favorevole quadro giuridico e normativo. Da allora è diventata la mia seconda patria.

Dove hai conosciuto tuo marito?

Mio marito è di origini italiane. A seguito dell’Uragano Katrina, abbattutosi nel 2005 a New Orleans, è rimasto senza casa ed è stato costretto a spostarsi. Ha deciso, così, di partire per la Calabria, dove non era mai stato, per ritrovare le origini della propria famiglia. Quando ci siamo conosciuti ho cominciato a dargli una mano con la lingua italiana e da allora non ci siamo più separati.

In che momento tu e tuo marito avete capito di voler dedicare la vostra vita a salvare i migranti nel Mediterraneo? 

Era il 2013. Mentre facevo colazione in barca con Christopher, tra Lampedusa e la Tunisia, vidi una giacca da uomo in mezzo al mare. Insospettita, chiesi spiegazioni al capitano Marco, che successivamente sarebbe stato alla guida della prima imbarcazione con la quale abbiamo salvato i migranti nel Mediterraneo. Marco mi spiegò che ci trovavamo su una delle rotte solitamente percorse da migranti per raggiungere l’Europa. Era la giacca di un uomo che probabilmente aveva perso la vita in cerca di speranza. In quel momento decidemmo che, in mancanza di una risposta concreta in seguito al drammatico naufragio di Lampedusa del 2013 e a seguito dell’appello di Papa Francesco, avremmo dovuto offrire un’ancora di salvezza a chiunque fosse costretto a tentare pericolose traversate marittime per sfuggire a violenza, povertà o persecuzioni. Eravamo una famiglia che porgeva la mano ad altre famiglie.

Qual è stato il passo successivo? Come avete creato, effettivamente, Migrant Offshore Aid Station (MOAS)?

Non è stato affatto semplice, ci sono voluti determinazione e impegno. Dopo un’approfondita valutazione degli aspetti logistici, normativi e burocratici e dopo aver organizzato la ristrutturazione e la predisposizione della nave Phoenix per i salvataggi in mare, MOAS ha preso vita. Nell’agosto del 2014 abbiamo messo insieme una squadra di esperti e fatto di MOAS la prima organizzazione SAR (Search and Rescue) non-governativa ad operare nel Mediterraneo centrale, un nuovo modello di soccorso marittimo organizzato dalla società civile. Abbiamo utilizzato innovazione e tecnologia, includendo anche i droni, per condurre le nostre operazioni. Insieme a me e Christopher c’era anche nostra figlia Maria Luisa che, appena diciottenne, si prendeva cura dei bambini e dei ragazzi tratti in salvo. Dal 2017 abbiamo spostato le nostre attività in Bangladesh per fornire cure e assistenza ai Rohingya e alla comunità bengalese ospitante. MOAS, inoltre, invia aiuti nutrizionali e farmaceutici in Yemen e in Somalia.

 

Regina Catrambone durante una delle operazioni SAR nel Mediterraneo Centrale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ultimo progetto lanciato da MOAS, il Malta Remote Learning Project, assicura il diritto all’istruzione ai ragazzi migranti che si trovano nei centri di accoglienza maltesi. In cosa consiste?

A causa della pandemia di COVID-19 abbiamo avviato una serie di attività umanitarie in Bangladesh e a Malta. Dapprima con il progetto Moas Masks, per la creazione e la distribuzione di mascherine per rallentare la diffusione del virus. Poi con il Remote Learning Project. A Malta molte famiglie di migranti ospiti nei centri di accoglienza hanno avuto difficoltà ad accedere alla didattica a distanza. Per far fronte a questo problema, MOAS ha donato 21 tablet, modem e altrettante connessioni Internet a 21 famiglie con l’intento di aiutarle ad avere accesso all’istruzione in questo difficile momento. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione con AWAS, l’Agenzia governativa che si occupa dell’assistenza ai Richiedenti Asilo, che ha identificato le famiglie destinatarie e coordinato insieme a MOAS lo sviluppo del progetto e la consegna dei tablet. Il gestore GO ha sin da subito creduto nell’importanza di questa iniziativa e ha fornito i modem plug-and-play a titolo gratuito, offrendo così il suo sostegno a queste famiglie che si trovano in una condizione di fragilità. I dispositivi elettronici e la connettività Internet forniti consentiranno agli studenti non solo di impegnarsi nelle attività di apprendimento, ma anche di rispettare tutte le regole di distanziamento sociale e quarantena ancora in vigore. Ogni persona ha diritto all’istruzione e, quindi, specialmente in questi tempi di pandemia, l’accesso ai sistemi online è essenziale per superare il digital divide.

In diverse interviste fai spesso riferimento alle“vie sicure e legali”. Cosa intendi nello specifico?

Le tragedie del Mediterraneo, le morti per annegamento di bambini, donne e uomini che tentano di raggiungere la sicurezza delle coste europee a cui assistiamo frequentemente mettono in evidenza la necessità di applicare e implementare un sistema di ingressi sicuro e legale. Per “vie sicure e legali” intendiamo tutte quelle modalità di ingresso regolari che possano garantire un viaggio sicuro a tutte quelle persone che necessitano di protezione internazionale, affinché non siano costrette a mettere a rischio la propria vita per chiedere asilo. Visti umanitari, visti medici, visti di lavoro e studio, sponsorship private, corridoi umanitari e ricongiungimenti familiari sono soltanto alcuni esempi di vie sicure e legali. Un meccanismo che, al tempo stesso, garantirebbe un sistema di accoglienza e integrazione adeguato e strutturato. Con il nostro appello speriamo di far sentire la nostra voce agli organi decisionali nazionali ed europei.

Tags: migrantiMoasTema Caldo
Condividi45Tweet26InviaCondividi7
Articolo precedente

Satira – Ognuno ha i suoi problemi

Prossimo articolo

Aggiornamento Covid-19: anche oggi nessun nuovo contagio

Articoli correlati

Monopattini elettrici, gruppo di sindaci chiede controlli e misure più severe
Attualità

Monopattini elettrici, gruppo di sindaci chiede controlli e misure più severe

7 Agosto 2022
Giro di vite della polizia: saranno licenziati gli agenti che fumano cannabis
Attualità

La Polizia cambia le regole, ora gli Ufficiali non dovranno più nascondere gambe e braccia tatuate

7 Agosto 2022
Controlli sui mezzi pesanti, Transport Malta rileva 66 infrazioni su 44 veicoli ispezionati
Attualità

Controlli sui mezzi pesanti, Transport Malta rileva 66 infrazioni su 44 veicoli ispezionati

7 Agosto 2022
Malta e la Grey List accomunati da atti di infrazione senza fine
Statistiche

Per le aziende maltesi la corruzione è sempre più impunita

6 Agosto 2022

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I agree to the Terms & Conditions and Privacy Policy.

Ricerca

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati

Le rubriche del Corriere

Raccolta del vetro di notte, lo sfogo di un lettore: «Troppo rumore e disordine sui marciapiedi»
Lettere

Raccolta del vetro di notte, lo sfogo di un lettore: «Troppo rumore e disordine sui marciapiedi»

di Redazione
7 Agosto 2022
1

Un’esponenziale crescita della popolazione, soprattutto in un territorio così ridotto, non porta solo benefici all’economia, ma anche problemi di natura...

Leggi di più
Ospedali e carenza di personale, la testimonianza di un neo papà italiano: «Ritmi insostenibili. Errore umano dietro l’angolo»

Ospedali e carenza di personale, la testimonianza di un neo papà italiano: «Ritmi insostenibili. Errore umano dietro l’angolo»

6 Agosto 2022
Da Capo Nord a Malta in bici. Un’avventura che unisce sport e beneficenza

Da Capo Nord a Malta in bici. Un’avventura che unisce sport e beneficenza

1 Agosto 2022
Corriere di Malta

Fortissimo Ltd

Majestic Court 5,
St Mary Street
Mellieha MLH1330 - Malta

Seguici sui social

 

Newsletter

  • Pubblicità
  • Collabora con noi
  • Contatto
  • Privacy Policy

© 2021 Corriere di Malta / Fortissimo Ltd

Nessun risultato
Visualizza tutti i risultati
  • Coronavirus
  • Attualità
    • Ambiente
    • News
    • Temi Caldi
    • Unione Europea
  • Cronaca
    • Daphne Caruana Galizia
    • Nera
    • Giudiziaria
  • Politica
    • Nazionale
    • Europea
  • Economia
    • Finanza
    • Gaming
    • Immobiliare
    • Imprese
    • Lavoro
    • Statistiche
  • Food
  • Rubriche
    • Editoriali
    • Inchieste
    • Interviste
    • Lettere
    • Personaggi e Storie
    • Sondaggi
  • Vita a Malta
    • Arte
    • Cultura
    • Intrattenimento
    • Meteo
    • Turismo
    • Eventi
  • Sport

© 2021 Corriere di Malta / Fortissimo Ltd

This website uses cookies. By continuing to use this website you are giving consent to cookies being used. Visit our Privacy and Cookie Policy.