Centinaia di persone sono scese per le strade di Valletta, sabato mattina, al grido di “no green pass”, in quella che è stata a tutti gli effetti la più grande protesta contro le normative emanate dal Governo relative al contenimento della pandemia da Covid-19.
I manifestanti, che sono dati appuntamento nei giorni scorsi sui vari social network, hanno popolato le vie della Capitale fino a raggiungere piazza St. George, intonando cori contro le le nuove misure che entreranno in vigore da domani, lunedì 17 gennaio, e che vedranno l’ingresso a molti locali pubblici ristretto alle sole persone completamente vaccinate, con la validità del documento vaccinale che si riduce a soli tre mesi dopo la somministrazione della seconda dose e che quindi, di fatto, costringe le persone a ricevere il richiamo vaccinale per evitare di avere un green pass scaduto.
Non sono mancati fischi indirizzati al ministro della salute Chris Fearne, interrotti dagli interventi dei relatori che hanno invocato i trattati europei in nome della libertà, contro l’obbligo vaccinale e la violazione dei diritti umani.
Uno degli organizzatori della protesta, Raymond Ambrogio, ha chiesto espressamente al Primo Ministro Robert Abela di abrogare le nuove misure, affermando che le regole non dovrebbero essere obbligatorie perché sono diventate discriminatorie.
La protesta è stata organizzata da Partit Popolari, ABBA, Freedom Movement, Libertà, Europeans United for Freedom, the 20% e Parents United.
Purtroppo l’ignoranza e un altro tipo di Covid Ignorante cioè il no Green pass e giusto per tutelare tutto quale il problema che non si vuole vestire la mascherina e mostrare il Green Pass e un rispetto verso altri e per se stessi meditate gente evitate di scendere in piazza per fare solo chiasso e creare caos be forse non avete da fare o per noia uscite per non pulirvi la casa