Il Ministero dell’Istruzione ha annunciato la creazione di una Commissione d’inchiesta indipendente per fare piena luce sulla presunta frode milionaria e appropriazione indebita di fondi pubblici ai danni dell’MCAST.
La decisione, formalizzata sabato, arriva a pochi giorni dall’arresto di Francine Farrugia, ex responsabile finanziaria dell’istituto, accusata di aver sottratto circa 2,3 milioni di euro dal bilancio dell’MCAST emettendo pagamenti raddoppiati a suo favore tra il 2023 e il 2025. A guidare la Commissione, prevista dall’Inquiries Act, sarà l’ex giudice Antonio Mizzi, affiancato da altri due membri e da eventuali esperti nominati nel corso dei lavori.
Il mandato è chiaro: stabilire i fatti, analizzare i processi e i sistemi interni relativi alla gestione delle buste paga, verificare eventuali responsabilità amministrative, civili o penali, e accertare se vi sia stato un nesso tra decisioni o azioni di funzionari dell’MCAST e la presunta frode. Il collegio di esperti dovrà inoltre valutare se gli attuali meccanismi di controllo siano in grado di individuare automaticamente attività sospette o pratiche di mala amministrazione.
Il rapporto finale dovrà essere consegnato al ministro Clifton Grima entro sei settimane. Il Ministero ha assicurato che l’autonomia dell’MCAST sarà rispettata e che l’inchiesta non interferirà con il procedimento giudiziario in corso.
Secondo le accuse formulate in tribunale, Francine Farrugia avrebbe utilizzato i fondi pubblici sottratti all’istituto – 1,9 milioni di euro dei quali presumibilmente trasferiti direttamente sul suo conto Revolut personale – per acquistare una vasta quantità di beni di lusso, tra cui abbigliamento griffato, scarpe e borse firmate, accessori e costosi gioielli. Tra le spese più “folli”, figurerebbe uno scontrino da oltre 113.000 euro emesso dal celebre magazzino Harrods di Londra, oltre ad acquisti di proprietà immobiliari e veicoli di alto valore.
Le operazioni sarebbero state eseguite negli ultimi due anni all’oscuro dell’istituto, che ne sarebbe venuto a conoscenza solo lo scorso mese, allertato dalla polizia che ha avviato le indagini a giugno, riuscendo ad impedire in extremis un ulteriore trasferimento da oltre 100.000 euro pronto per essere accreditato sempre sul conto personale della Farrugia.
In tribunale, la 31enne si è dichiarata non colpevole, respingendo tutte le imputazioni. Contestualmente è stata sospesa dal suo incarico e ha presentato le dimissioni da ogni ruolo politico nel Partito Nazionalista, compreso il seggio di consigliera comunale a Siggiewi.
La vicenda, esplosa in settimana, ha messo sotto pressione la dirigenza dell’MCAST e acceso i riflettori sui sistemi di controllo interno delle istituzioni. Con la Commissione d’inchiesta ora chiamata a fare chiarezza, il caso si sposta su un doppio binario: quello giudiziario e quello amministrativo.
(photo credits, in copertina da sinistra: MCAST e Facebook)
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