Dietro la scelta dell’UE di reintrodurre negli aeroporti europei a partire dal prossimo settembre restrizioni che limitano la capienza dei liquidi in transito nel bagaglio a mano a 100 ml, vi sarebbero ragioni imputabili all’esigenza di risolvere un “temporaneo problema tecnico” e non il timore di minacce per la sicurezza.
Ragioni, dunque, formalmente ben al di sopra di ogni protesta e di ogni disagio che ne sono scaturiti, tuttavia non sono mancate le polemiche, che anzi si son prese la scena sgomitando agevolmente in un corridoio di circolari e giustificazioni.
La decisione di impedire ai passeggeri di trasportare liquidi superiori a 100 ml e per di più avendo cura di estrarre gli stessi dal bagaglio a mano in modo che possano esser scansionati a parte, arriva sulla scia di quanto accaduto tre mesi fa negli aeroporti in Gran Bretagna, dove nonostante la presenza degli scanner “C3”, strumenti all’avanguardia in grado di scansionare con precisione ed affidabilità liquidi di peso ben superiore a quello che sarà di nuovo imposto dal primo settembre prossimo, si è optato per l’introduzione, o meglio il ripristino di tali regole.
Una rigidità difficilmente comprensibile se pensiamo che moltissimi aeroporti sono dotati dei medesimi scanner approvati dalla stessa UE, che peraltro necessitano di costi di manutenzione piuttosto elevati, altra ragione che alla vigilia della reintroduzione di restrizioni sui liquidi che credevamo di poter abbandonare, contribuisce a sollevare un vespaio di polemiche e critiche, senza considerare che armarsi di pazienza dietro le lunghe code dei controlli in aeroporto e sapere che invece ci sarebbe la tecnologia adeguata per evitare infiniti serpentoni di gente costretta a muoversi a rilento – se non polemiche – genera quanto meno confusione nell’immaginario e nelle aspettative di chiunque.
In risposta al prevedibile polverone di contestazioni Olivier Jankovec, direttore generale di ACI Europe, ha espresso rammarico per la mancanza di una tempistica o di un processo per l’eliminazione della restrizione dei 100 ml ed ha esortato la Commissione europea e gli Stati membri a redigere una tabella di marcia con tappe prestabilite per eliminare le attuali restrizioni e ripristinare la fiducia nel sistema di certificazione della sicurezza aerea dell’UE.