Proprio poche ore dopo che la polizia maltese ha reso pubblico il mandato d’arresto nei confronti di Iosif Galea, il consulente di gioco ricercato per un racket che coinvolge la fuga di informazioni sensibili dalla Malta Gaming Authority, dall’Italia arriva una notizia secondo cui l’ex dipendente della MGA sarebbe stato trattenuto all’aeroporto di Brindisi già qualche settimana fa, ovvero nella notte tra il 14 e il 15 maggio, tramite l’esecuzione di un mandato d’arresto europeo rilasciato già nel 2021 dalle autorità tedesche, per un’indagine su reati finanziari.
Galea sarebbe stato sorpreso dalla Guardia di Finanza italiana mentre si trovava di passaggio nel comune pugliese per una vacanza che avrebbe dovuto trascorrere a Cellino San Marco unendosi, in seguito, alla partner Maria Grech, assistente di lunga data di Michelle Muscat, moglie dell’ex Primo Ministro Joseph Muscat, tutti quanti presenti nel breve soggiorno in terra pugliese.
Interrogato da Times of Malta sul suo rapporto con Iosif Galea, proprio l’ex Premier maltese ha negato qualsiasi rapporto personale o professionale con l’ex dipendente dell’autorità di gioco coinvolto nello scandalo Dalligate:
“Il signor Galea è stato negli ultimi mesi il fidanzato di un amico di lunga e stavamo viaggiando con un gruppo più numeroso di amici e conoscenti per una breve vacanza. Poche ore dopo il nostro arrivo, siamo stati informati dell’arresto del signor Galea. Il resto del gruppo ha proseguito con la nostra vacanza ed è tornato a Malta alcuni giorni dopo come previsto”.
A seguito di queste parole Muscat ha confermato di non avere collegamenti con il caso e che, insinuare il contrario, sarebbe “non solamente sensazionalismo gratuito, ma anche totalmente infondato” aggiungendo come non sarebbe mai stato contattato dalla polizia per verifiche sul caso e come non sarebbe stato a conoscenza di alcun mandato d’arresto contro Galea.
Il mandato d’arresto su Iosif Galea e l’apertura di un’indagine interna da parte della polizia maltese
Iosif Galea è considerato un testimone chiave nel caso di corruzione di Dalligate e, pertanto, dovrebbe affrontare le accuse in relazione a un presunto racket che ha visto trapelare informazioni sensibili dalla Malta Gaming Authority e che sarebbe costato al consulente un mandato d’arresto europeo per il presunto ruolo in questa cospirazione.
A gravare ulteriormente sul giudizio di Galea, infatti, gli investigatori starebbero lavorando su accuse di riciclaggio di denaro ed evasione fiscale che sarebbero frutto del rilascio delle informazioni sensibili sulla MGA.
Nel 2012 Galea era stato inoltre protagonista del caso di corruzione contro Silvio Zammit, il principale aiutante dell’ex commissario europeo John Dalli.
L’arresto è avvenuto proprio appena quattro giorni dopo che l’ex Chief Technology Officer della Malta Gaming Authority, Jason Farrugia, è stato accusato di riciclaggio di denaro insieme alla moglie Christine.
Tutti i riflettori sono ora però puntati non più solo su Galea, ma anche sull’operato della polizia maltese, rea di aver ignorato per anni le richieste di collaborazione delle forze dell’ordine italiane e tedesche, e di esser dovuta “uscire allo scoperto” solo una volta appreso l’arresto dell’ex consulente di gioco.
Per questa ragione, nella giornata di lunedì 30 maggio, nel corso di un’interrogazione parlamentare avviata dal deputato PN Beppe Fenech Adami, il ministro dell’Interno Byron Camilleri ha comunicato l’avvio di un’indagine interna al dipartimento di polizia, volta a chiarire le motivazioni che hanno finora portato ad un mancato arresto su territorio maltese di Iosif Galea, al quale è stato invece concesso di lasciare il Paese più volte, nonostante fosse soggetto a un mandato d’arresto europeo emesso già da tempo.
Camilleri non ha però fornito delucidazioni su chi stia effettivamente conducendo le indagini e chi si assumerà la responsabilità di eventuali inadempienze, qualora venissero a galla.