Si è dichiarato non colpevole Carmelo Ciantar, il 72enne, noto con il soprannome di id-Durga, accusato del duplice omicidio di Dennis Mifsud, 51 anni, e Anthony Agius, 57, entrambi suoi parenti acquisiti attraverso la compagna. Nello specifico, uno era il figlio della donna, l’altro il genero della stessa. I fatti risalgono allo scorso martedì 29 luglio, nei dintorni della chiesa situata nell’area nota come il-Kuncizzjoni, a Rabat.
I corpi delle due vittime sono stati rinvenuti all’interno di un campo, a bordo di due distinti veicoli: Mifsud raggiunto da un colpo d’arma da fuoco alla testa mentre si trovava alla guida di un furgone, Agius presentava numerose ferite al torace e al collo. Accanto al corpo coperto di quest’ultimo, c’era anche il suo cane, che inizialmente ha impedito agli agenti di avvicinarsi.
Secondo quanto emerso in aula e riportato dai media locali, poco dopo il delitto, Ciantar avrebbe chiamato la figlia di Agius, dicendole con freddezza: «Ho ucciso tuo padre». Dopo l’allarme lanciato dai parenti, è partita una caccia all’uomo che si è conclusa quasi tre ore dopo nel parcheggio di un centro commerciale a Mosta, dove il presunto assassino è stato localizzato e arrestato. Ai poliziotti che, nel mentre, avevano più volte tentato di rintracciarlo, disse di aver appena mangiato e di essere pronto a togliersi la vita pur di non affrontare il processo: «Non mi troverete vivo», avrebbe ripetuto più volte.
Torchiato dalla polizia, l’uomo avrebbe ammesso le sue responsabilità e si sarebbe mostrato scosso, in forte stato di agitazione, tanto da richiedere l’assistenza di un medico, oltre che quella di un avvocato. Lo stesso stato emotivo che pare aver palesato in tribunale, dove è apparso visibilmente scosso, dichiarandosi però non colpevole dei fatti lui contestati.
Oltre al duplice omicidio volontario, Ciantar è accusato anche di detenzione illegale d’arma da fuoco e porto d’armi durante la commissione di un reato. La difesa non ha avanzato richiesta di libertà su cauzione per il proprio assistito, ma ha chiesto che l’imputato venga trattenuto in una apposita sezione del Corradino, in considerazione del rischio di autolesionismo. Il magistrato ha disposto un’ordinanza di protezione a favore dei familiari delle vittime, vietando all’imputato qualsiasi forma di contatto.
(photo credits, da sinistra: Malta Police Force e Facebook)
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