Josephine Baldacchino, 52enne di Mosta, è stata riconosciuta colpevole di aver frodato il suo ex datore di lavoro attraverso l’uso illecito di assegni firmati in bianco, per una somma complessiva di 530.586 euro che dovrà ora integralmente rimborsare insieme agli interessi maturati nel tempo, fino al saldo completo.
Secondo la ricostruzione emersa in tribunale, tra il 2016 e il 2021 Baldacchino, allora impiegata amministrativa nell’ufficio di Marius Muscat, avrebbe approfittato della condizione di analfabetismo del datore di lavoro che era solito firmare assegni in bianco destinati a terzi, finendo per incassarli lei stessa. Le verifiche bancarie condotte nell’ambito delle indagini hanno confermato una lunga serie di titoli emessi a suo favore, per un totale superiore al mezzo milione di euro.
Muscat, che aveva affidato alla segretaria la gestione dei pagamenti verso terzi, si è accorto delle irregolarità solo dopo anni, e ha avviato una causa civile per ottenere la restituzione delle somme.
In aula, Baldacchino ha negato le accuse, sostenendo che l’uomo le chiedeva di effettuare acquisti online per suo conto, e di restituirgli denaro contante per pagare gli operai. Il giudice ha però rilevato come gli elementi raccolti dimostrino una frode sistematica e una grave violazione del rapporto di fiducia presente tra i due, condannandola a rimborsare l’intero importo a Muscat, unitamente agli interessi. Oltre al procedimento civile, Baldacchino è anche imputata in sede penale per una serie di accuse relative al medesimo caso.
(immagine di repertorio)
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