Un uomo di 42 anni è stato condannato a tre anni di libertà vigilata dopo aver ammesso in tribunale di aver ripetutamente minacciato la sua ex compagna. Tra le frasi intimidatorie, l’uomo le aveva detto che avrebbe ucciso il suo cane e dato fuoco al negozio in cui lavora.
L’episodio è emerso dopo che la donna, lo scorso 17 settembre, aveva presentato denuncia presso l’Unità di Violenza Domestica. L’ispettore di polizia ha spiegato in aula che i due erano stati insieme per circa un anno e mezzo, ma si erano separati da un mese. Da quel momento l’imputato aveva iniziato a tormentarla con minacce continue.
Una valutazione del rischio condotta dagli investigatori ha rilevato un pericolo grave e concreto, motivo per cui l’uomo è stato arrestato mercoledì sera.
Davanti alla Corte, l’imputato non ha contestato la validità dell’arresto, bensì ha ammesso le accuse e chiesto scusa. A suo carico risultavano precedenti penali ed anche la violazione della sospensione condizionale della pena.
Il giudice lo ha quindi riconosciuto colpevole, condannandolo a tre anni di libertà vigilata, periodo durante il quale dovrà inoltre sottoporsi ad un percorso terapeutico di supporto. Contestualmente è stato disposto un ordine di protezione a favore della vittima.
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