È stato assolto dalle accuse di lesioni gravi Liam Joseph Stacey, il turista britannico finito al centro della rissa a bordo piscina del db Seabank Hotel di Mellieha. Il tribunale ha stabilito che agì per legittima difesa e che la morte di Roderick Sciortino non fu causata dal colpo inferto, ma da una patologia preesistente.
I fatti risalgono al 26 luglio 2025, quando un gruppo di cittadini maltesi, in evidente stato di alterazione alcolica, avrebbe iniziato ad importunare e terrorizzare altri ospiti con urla, insulti e minacce. Stacey, in vacanza con la compagna e la figlia piccola, avrebbe chiesto loro di calmarsi per non spaventare i presenti. Secondo le testimonianze, in quel momento Sciortino gli avrebbe dato uno schiaffo, facendolo inciampare e cadere sulla figlioletta accanto. L’uomo avrebbe reagito con un solo pugno, colpendolo in pieno volto prima che i due venissero separati.
Poche ore più tardi, Sciortino venne ricoverato all’ospedale Mater Dei, dove nei giorni successivi cadde in coma e morì il 31 luglio. L’autopsia e le perizie medico-legali stabilirono che il decesso non fu conseguenza della colluttazione, ma della rottura spontanea di un aneurisma cerebrale preesistente, già diagnosticato come cronico: una condizione che gli esperti hanno definito «un evento patologico naturale, non dovuto a trauma». L’esame post-mortem non ha rilevato ferite significative né segni di violenza compatibili con lo scontro.
I periti hanno inoltre evidenziato che la vittima presentava pressione arteriosa molto alta e tasso alcolemico elevato, fattori che avrebbero potuto innescare la rottura dell’aneurisma in modo indipendente. Un’analisi mai accettata dai familiari di Sciortino, alcuni dei quali presenti durante la colluttazione, successivamente multati per insulti e minacce rivolti a giudici e polizia durante una delle ultime, accesissime, udienze.
Nelle motivazioni della sentenza si sottolinea che Stacey fu colpito per primo e che la sua risposta fu «un riflesso immediato e proporzionato» volto a proteggere se stesso e la propria famiglia. Il comportamento della combriccola di maltesi è stato descritto come «maleducato, molesto e aggressivo» nei confronti degli altri ospiti e del personale dell’albergo. «Se in questo episodio c’è una vittima, è l’imputato e la sua famiglia», si legge nella decisione.
Il tribunale ha inoltre rilevato che Stacey non agì con l’intenzione di ferire, ma reagì in una situazione di pericolo improvviso, come previsto dal principio di legittima difesa. È stato anche riconosciuto il lavoro «corretto e imparziale» della polizia e della pubblica accusa, che hanno raccolto e presentato le prove «con obiettività e lealtà verso la verità», menzionando inoltre la preziosa collaborazione di un’agente britannica presente al momento dei fatti, rivelatasi utile per ricostruire la dinamica dell’incidente.
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