Un turista britannico di 29 anni, Liam Joseph Stacey, è comparso in tribunale accusato di lesioni gravi dopo la violenta rissa scoppiata sabato scorso al db Seabank Resort & Spa di Mellieha. Si è dichiarato non colpevole. Secondo la ricostruzione emersa in aula, lo scontro sarebbe esploso dopo che l’imputato, colpito al volto da uno dei membri di un gruppo di clienti maltesi presumibilmente ubriachi e molesti, è caduto addosso alla figlioletta e avrebbe reagito colpendo a sua volta l’aggressore, rimasto ferito in modo serio.
Testimoni hanno descritto ore di tensione: la comitiva avrebbe bevuto in modo eccessivo fin dal mattino, importunando e terrorizzando altri ospiti con urla, insulti e minacce, spostando effetti personali dai lettini, gettando bevande in piscina e arrivando perfino a compiere lo sconsiderato gesto di tenere un neonato a testa in giù; un altro della combriccola, con indosso un costume rosso, avrebbe tirato per i capelli una donna, parte dello stesso gruppo.
A nulla sarebbero valse le ripetute segnalazioni al personale dell’hotel. Secondo le deposizioni rese in aula, gli addetti si sarebbero rifiutati di intervenire, negando anche di chiamare la polizia. Nessun agente di sicurezza sarebbe stato presente nel resort durante i momenti più critici.
Il culmine si è raggiunto nel pomeriggio, quando Stacey, in vacanza con la famiglia, sarebbe stato improvvisamente schiaffeggiato da uno dei membri del gruppo. L’uomo, colpito in volto, sarebbe caduto sopra la figlia di due anni e, rialzandosi, avrebbe reagito inveendo contro il suo aggressore con un pugno. Il maltese è crollato a terra, perdendo conoscenza.
Una testimone lì presente, Tonia Cook, agente della polizia britannica in ferie, ha raccontato di aver visto un suo amico medico praticare la respirazione bocca a bocca al maltese colpito dal 29enne, che stava diventando cianotico.
Intanto, tutt’intorno, il caos proseguiva: l’uomo in costume rosso sopracitato si sarebbe scagliato contro altri ospiti, colpendo pareti e mobili mentre cercava di fuggire. Il personale dell’hotel si sarebbe rifiutato di chiudere le porte della struttura per fermarlo (su richiesta di Cook), in quanto cliente pagante, mentre è stato successivamente trattenuto dalla polizia che lo ha però poi rilasciato, pare per il suo stato emotivo alterato.
La testimone ha inoltre riferito di essere stata lei stessa ad impedire a un addetto alle pulizie dell’hotel di alterare la scena dell’aggressione, transennando la zona in attesa dei soccorsi e lamentando totale inerzia del personale della struttura.
Nel frattempo, Liam Stacey è stato arrestato e accusato di lesioni gravi, anche se tutte le testimonianze fornite indicano che abbia agito per difesa, dopo essere stato aggredito. Il tribunale ha disposto la trasmissione delle testimonianze al Commissario di Polizia per ulteriori accertamenti su danneggiamenti, minacce, disturbo della quiete pubblica e altre possibili violazioni. L’imputato è stato rilasciato su cauzione con una garanzia personale di 1.000 euro e l’obbligo di firma settimanale.
Parallelamente, db Group, gestore del Seabank Resort, ha annunciato di aver avviato un’indagine interna, di aver rafforzato le misure di sicurezza e di stare rivedendo le politiche di accesso, dichiarando la propria piena collaborazione con le autorità e la tolleranza zero verso qualsiasi forma di violenza o comportamento inappropriato.
(immagine di archivio, credits: Terry Caselli Photography)
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