La 44enne Yoana Valentinova Gatt, autrice dell’incidente stradale verificatosi lo scorso 17 agosto lungo la Coast Road all’altezza di Bahar ic-Caghaq, è tornata in aula dichiarandosi colpevole di quattro dei cinque capi d’imputazione contestati.
Secondo l’accusa, la donna, madre single di origini bulgare e residente a St. Paul’s Bay, guidava con un tasso alcolemico sei volte superiore al limite legale quando ha tamponato una motocicletta ferma all’incrocio travolgendo il centauro, un 53enne belga residente a Gzira, finito sotto l’auto. Per liberarlo, riferiscono i media locali, è stato necessario l’intervento di cinque uomini presenti sul posto che hanno prontamente sollevato la vettura prima dell’arrivo dei paramedici e il successivo trasferimento d’urgenza in ospedale, dove l’uomo si trova ora ricoverato in condizioni stabili, sebbene il pieno recupero si preannunci piuttosto lungo.
Davanti al magistrato, consapevole di incorrere in eventuali pene detentive, Gatt ha ammesso le proprie responsabilità per le accuse relative alla guida in stato di ebbrezza, danni e lesioni gravi, rigettando invece quella di guida spericolata per la quale si è dichiarata non colpevole.
Subito dopo lo schianto, l’imputata è stata sottoposta all’etilometro che ha registrato un tasso alcolemico di sei volte superiore al limite fissato dalla legge, facendo scattare il sequestro dell’auto ed ulteriori accertamenti. La stessa Gatt, che già nel 2014 in Bulgaria si vide ritirare la patente di guida per un episodio analogo, ha ammesso di aver bevuto prima di mettersi al volante.
In aula, numerosi testimoni oculari presenti sulla scena il giorno dell’incidente hanno raccontato l’accaduto in aula. Nello specifico, una coppia a bordo di un taxi ha riferito di aver visto le gambe del motociclista sotto la Toyota Aygo guidata dalla donna. Insieme ad altri presenti hanno contribuito a sollevare il veicolo fino all’arrivo dell’ambulanza. Un altro testimone, che si trovava dietro l’auto dell’imputata, ha confermato che la donna non stava viaggiando a velocità eccessiva, ma ha visto chiaramente l’impatto con la moto.
Il sergente di polizia ha dichiarato in tribunale che quel giorno l’imputata ha fornito versioni contraddittorie dell’accaduto, motivo per il quale è stata sottoposta all’etilometro.
La decisione sulla richiesta di libertà su cauzione avanzata dalla difesa è stata rinviata a venerdì, e nel frattempo la donna resterà in stato di fermo. La procura ha espresso timori di fuga, evidenziando che Gatt risulta titolare di un passaporto valido fino al 2029, sebbene l’imputata sostenga di possedere solo una carta d’identità maltese.
(photo credits: Malta Police Force)
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