Una lite tra due studenti di 14 anni è sfociata in un violento accoltellamento questa mattina nel cortile del St. Clare’s College di Pembroke, gettando nel panico compagni, insegnanti e genitori. Il giovane ferito, trafitto da un’arma da taglio, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Mater Dei, dove si troverebbe in condizioni stabili. L’aggressore, coetaneo e compagno della stessa scuola, è stato immediatamente bloccato da personale scolastico e posto sotto interrogatorio dalla polizia alla presenza dei genitori e degli assistenti sociali.
L’allarme è scattato attorno alle 7:45, pochi minuti dopo l’ingresso degli studenti. Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due ragazzi — entrambi di nazionalità libica e residenti a Malta dall’età di tre anni — avrebbero iniziato a discutere animatamente nella zona esterna dell’istituto, finché la lite sarebbe degenerata. L’arma utilizzata, rinvenuta sul posto, è stata sequestrata.
Scuola e autorità rassicurano: «Situazione sotto controllo, nessun rischio per gli altri studenti»
Un portavoce della polizia ha precisato ai media locali che non vi è alcun pericolo per gli altri studenti e che la scuola «è pienamente operativa». Le lezioni, infatti, non sono state sospese, anche se molti genitori hanno comunque scelto di prelevare i propri figli, nonostante gli appelli alla calma.
La direzione scolastica ha informato le famiglie, assicurando che l’episodio è stato circoscritto e che la collaborazione con le forze dell’ordine è totale. Tramite un comunicato stampa ufficiale, il Ministero dell’Istruzione ha inoltre reso noto che la Victim Support Agency sta offrendo assistenza psicologica agli studenti e agli insegnanti che hanno assistito alla scena.
I principali sindacati degli insegnanti — la Malta Union of Teachers e l’Union of Professional Educators — hanno manifestato solidarietà al corpo docente, richiamando l’attenzione sul peso emotivo vissuto dal personale scolastico e sulla necessità di rafforzare il supporto nei confronti di chi lavora quotidianamente negli istituti.
La reazione del PN: «Serve garantire disciplina e sicurezza»
Il Partito Nazionalista ha espresso «rammarico e preoccupazione» per l’accaduto, invitando le autorità a fare chiarezza e il governo a prendere «tutte le misure necessarie per rassicurare famiglie, studenti ed educatori». «Episodi del genere – scrivono i portavoce dell’opposizione, Justin Schembri e Darren Carabott – richiamano l’urgenza di rafforzare la disciplina nelle scuole e di garantire un ambiente realmente sicuro. Non possiamo permettere che si diffonda la percezione che le nostre scuole non siano luoghi protetti».
Il PN ha ribadito la propria fiducia nel lavoro degli investigatori e nella gestione della scuola, ma ha sollecitato il governo a intervenire affinché la serenità dell’ambiente educativo non venga compromessa da “timori evitabili”. Intanto, il caso resta oggetto di inchiesta da parte della magistratura mentre proseguono le indagini della polizia.
(photo credits: TVM)
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