Finita la conta giornaliera dei contagi, si fa quella dei soldi spesi dallo Stato per la gestione della pandemia. Una cifra che supera 1,6 miliardi di euro, sborsati in tre anni dal governo per cercare di mitigare gli effetti del Covid-19 sul sistema finanziario di imprese, famiglie ed Enti locali.
A fornire i dati è stato il ministro delle Finanze Clyde Caruana, che rispondendo ad un’interrogazione parlamentare del deputato nazionalista Ivan Castillo, ha reso noti i dettagli delle cifre che ammontano per la precisione ad un totale di 1.665.609.000 euro, 1,5 miliardi di euro dei quali provenienti da fondi nazionali, mentre 150 milioni di euro sono arrivati dal Fondo sociale europeo.
Attraverso una ripartizione degli investimenti economici intercorsi negli ultimi tre anni, emerge che nel 2020 sono stati spesi oltre 662 milioni di euro, saliti a più di 706 milioni di euro nel 2021 e poi scesi drasticamente a 297 milioni di euro nei primi mesi di quest’anno.
A pesare maggiormente sulla bilancia delle spese è stato il regime di integrazione salariale, costato allo Stato la bellezza di circa 842 milioni di euro.
I vari aiuti sono stati elargiti anche per supportare il settore del turismo e quello della pesca, senza dimenticare i voucher da 100 euro distribuiti ai residenti, l’assistenza economica fornita alle case di cura per anziani ed al Ministero della Salute, gestione dei rimpatri oltre ad altri comparti economici locali.