La vivace industria turistica di Malta è in pericolo, e la Malta Hotels and Restaurants Association (MHRA) ha lanciato un accorato quanto forte appello al governo affinché intervenga tempestivamente ed affronti una serie di difficoltà che stanno minacciando l’identità e la reputazione dello Stato insulare come destinazione di punta nel Mediterraneo.
Sì perché, nonostante gli sforzi del Ministero del Turismo e della Malta Tourism Authority nell’attrarre una vasta gamma di mercati turistici coadiuvati dai contributi promozionali della MHRA e dei suoi membri, la fotografia attuale del Paese ha messo in luce uno scenario che ha portato la stessa la lobby di ristoratori ed albergatori a domandarsi se Malta sia davvero all’altezza di ciò che propone ai turisti ma, più in generale – forse è il caso di dirlo – anche agli stessi cittadini che qui ci vivono tutto l’anno.
Carenza di pulizia e manutenzione
Una delle principali preoccupazioni evidenziata nel comunicato dell’associazione è lo stato di pulizia e manutenzione di tutto ciò che ci circonda che «lascia molto a desiderare», soprattutto con l’incremento della popolazione e l’afflusso di turisti e lavoratori stranieri durante le stagioni di punta.
In questi casi, incrementare gli interventi di pulizia risulta cruciale, non solo nelle aree designate per la manutenzione, «l’intera isola deve essere inclusa in questi sforzi».
«Strade pulite e spiagge incontaminate sono fondamentali per mantenere la capacità attrattiva di Malta come destinazione di prima scelta», per questo «sono essenziali una migliore gestione, una rigorosa applicazione delle norme e azioni immediate».
Malta: un cantiere a cielo aperto tra il caos delle infrastrutture stradali
Il rapido sviluppo di Malta ha portato all’insorgere di un numero eccessivo di progetti di costruzione del settore privato che, insieme alle infrastrutture stradali del settore pubblico, in poco tempo hanno trasformato l’isola in un unico cantiere edile.
Questa situazione, sottolinea l’MHRA, non ha risparmiato nessuna località né strada, creando notevoli disagi sia per la popolazione locale che per i turisti, causando rumore, polvere e inquinamento acustico, senza considerare il danno all’estetica del paesaggio.
La mancanza di coordinamento e gestione centrale di queste attività ha comportato ingorghi stradali ovunque, in ogni momento della giornata.
Per questa ragione «dobbiamo prendere il toro per le corna poiché la situazione nelle nostre strade è in uno stato disastroso e non farà altro che scoraggiare i turisti, le loro famiglie e i loro amici dal considerare di tornare di nuovo sulle nostre isole».
Crisi elettrica, blackout continui e lo smacco alla reputazione del Paese
In riferimento alla lunga serie di interruzioni di energia elettrica che hanno colpito il Paese nell’ultima settimana, l’associazione ha sottolineato che molti dei suoi membri hanno subito perdite finanziarie causate dalle scorte di cibo andato perso, da ospiti che hanno annullato le prenotazioni negli hotel e dai danni alle attrezzature per migliaia di euro.
A questo si sono aggiunti i danni alla reputazione causati dalle recensioni negative lasciate dai turisti sulle piattaforme di prenotazione, infuriati per le vacanze rovinate.
Allo stesso modo, i ristoranti colpiti dai blackout hanno perso preziose opportunità di guadagno offerte dall’alta stagione.
«Tutto ciò sta lasciando un grave impatto negativo sull’attività attuale e futura dei nostri hotel e ristoranti» sottolinea l’MHRA che, per evitare che incidenti del genere diventino la norma, «si aspetta che vengano intraprese azioni proattive per garantire che non si verifichino tali ripetizioni. I danni all’industria causati nei giorni scorsi sono enormi. Il cambiamento climatico è qui per restare e occorre agire per evitare che si ripeta l’anno prossimo o quello successivo».
Gli imprenditori e, più in generale, i cittadini, «hanno investito molto nell’industria del turismo perché credono nella retorica politica secondo cui Malta è una delle principali destinazioni turistiche» sottolinea l’associazione, ed «è quindi importante che il governo inizi a fare qualcosa per garantire che Malta non perda il suo fascino come meta preferita dai turisti».