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L’intervento – Ripartire nel post-epidemia attraverso l’uso di fondi pubblici

di Stefano De Stalis
19 Aprile 2020
in Economia
Tempo di lettura:4 mins read
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«Non aspettare che qualcosa succeda, usa i finanziamenti pubblici già a disposizione e prepara un piano di impresa per essere pronto alla ripartenza», scrive Stefano De Stalis.

Buongiorno a tutti gli italiani a Malta.

Il Coronavirus ha fermato l’economia, il brusco rallentamento a livello globale non ha lasciato indenne Malta. La situazione non è grave come in altri Paesi dell’Europa ma non siamo in grado di prevedere la sua evoluzione.

Quello che sicuramente possiamo fare è riflettere su quale sarà il futuro che ci troveremo davanti una volta finita l’emergenza.

Possiamo ragionare insieme e cercare di capire come prepararci ad una nuova ripartenza iniziando subito a pianificare in modo da essere pronti quando sarà il momento.

Sicuramente ci troveremo di fronte ad una realtà completamente diversa.

E questo non è certo un periodo facile perché l’attacco che abbiamo subito ci ha presi alle spalle, senza che ci rendessimo bene conto di quello stava succedendo, alcuni settori di attività non possono operare, le scuole sono state chiuse e le imprese che continuano a lavorare lo fanno probabilmente in modo disorganizzato proprio perché non hanno avuto il tempo di pianificare.

Insomma, è successo qualcosa che ci obbliga ad un cambiamento improvviso ed epocale, siamo fermi ma non possiamo dormire, dobbiamo ripensare al nostro modo di vivere e di lavorare.

Siamo stati colpiti fortemente, ma non limitiamoci a vedere solo gli aspetti negativi di questa crisi dell’economia, dobbiamo guardare alle grandi opportunità che si prospettano. Ora finalmente abbiamo il tempo per ridefinire i nostri obiettivi aziendali cercando di porci nuovi traguardi ma anche di rimettere in discussione quello che stiamo facendo e pianificare per essere pronti ad affrontare le nuove sfide che il mercato ci pone.

Alcune aziende sono completamente ferme, altre hanno subito un crollo del fatturato e dei profitti, altre ancora non possono più pagare le fatture. Ci sono invece quelle che all’opposto si sono trovate a gestire una crescita inaspettata che se non gestita bene potrebbe far saltare l’attività.

È quasi una situazione di caos.

Dobbiamo attendere che si arrivi alla fine del tunnel?

La risposta è decisamente no.

La nostra raccomandazione, quella della task force che abbiamo costituito apposta, è quella di agire subito e impiegare il tempo di cui disponiamo, supponiamo tre mesi, per dedicarlo ad analizzare i nuovi bisogni ed a pianificare nuove strategie.

Forse occorrerà diversificare la produzione o riconvertire l’attività, decidere di importare da altri paesi, oppure trovare nuovi canali di vendita, potrà essere necessario ridefinire il proprio sito Internet, renderlo più aggressivo, più accattivante, diverso. Farlo diventare uno strumento di maggior comunicazione, un mezzo di vendita e di pagamento online.

Occorrerà studiare nuovi modi di relazionarsi. Forse occorrerà riconvertire alcune produzioni, o sostituire i servizi attuali con altri, ripensare al proprio negozio, sostituire alcuni prodotti, consegnare a domicilio, adottare nuove strategie di vendita, cambiare settore. Inventare nuovi corsi per formare i propri dipendenti a vendere via Skype, o a scegliere i materiali via Internet.

Ma pianificare richiede tempo e non può essere fatto tra tre mesi, sarà troppo tardi, occorre incominciare ora, immediatamente.

Occorre fare piani finanziari, definire budget, stimare i costi, prevedere quanto potrebbero essere i ricavi futuri ed i profitti o addirittura le perdite nei primi mesi.

Ora, più che mai, non fra un giorno o due, proprio adesso.

Ecco allora che possiamo intervenire noi, parlando con voi piccoli o grandi imprenditori, artigiani, negozianti, ascoltando i vostri bisogni, cercando insieme di identificare nuovi obiettivi, di definire le alternative che abbiamo davanti, ipotizzare gli investimenti da affrontare ma anche le agevolazioni e gli incentivi che si possono ottenere grazie all’aumentata disponibilità di fondi pubblici, nazionali ed europei.

E quindi aiutandovi a definire un solido piano d’impresa in grado di guidarvi verso un nuovo successo in un mondo che sicuramente sarà diverso.

Questo è anche il momento giusto per tirare fuori nuove idee d’impresa che, per essere trasformate in prodotti o servizi, hanno assolutamente bisogno di un robusto Business Plan.

Si, ma quanto costa un Business Plan, ci chiedono da più parti?

Non dovete preoccuparvi di questo perché il costo del consulente, se la domanda viene approvata, sarà rimborsato fino all’80%, attraverso fondi pubblici, messi a disposizione dal Governo di Malta e dall’Unione Europea.

Fondi che finanziano start up, micro-imprese, lavoratori autonomi (self employed), piccole e medie imprese.

Per esempio, a luglio o ad agosto molti andranno in vacanza ma probabilmente non si potrà andare all’estero. Gli alberghi a Malta dovranno rimettersi in gioco, pensare ad una forma di turismo locale, magari organizzando eventi o competizioni, giochi, settimane a Gozo e viceversa. Occorrerà ragionare su nuovi bisogni che prima non esistevano perché il mondo era diverso. E buttare giù le idee su un tavolo e farne un piano vincente.

E quindi cosa aspettare, noi vi raccomandiamo di contattarci prima possibile in modo da iniziare a pianificare i nuovi obiettivi immediatamente, e poter essere pronti in due, tre mesi e a luglio o quando sarà il momento della fine e del nuovo inizio, ripartire con le idee chiare sul da farsi ed evitando inutili esborsi di liquidità. Vi suggeriremo quali sono gli incentivi pubblici più adatti.

Sfruttiamo questo periodo con un approccio positivo, realizziamo un solido piano di impresa.

Un piano di impresa che possa includere diverse possibilità di azione:

  • La realizzazione di nuove idee di impresa.
  • L’espansione della capacità produttiva o di servizio.
  • La diversificazione della attività.
  • La diversificazione dei processi produttivi o dei servizi.
  • L’adozione di nuove politiche di vendita.
  • Lo sviluppo di nuovi prodotti/servizi o processi.
  • La riorganizzazione aziendale.
  • L’innovazione dei processi.
  • L’internazionalizzazione dei prodotti o dei servizi.
  • L’entrata in nuovi mercati.
  • Il rifacimento del sito internet.
  • L’introduzione, l’aggiornamento o l’integrazione di soluzioni di e-commerce, di vendita online, pagamenti online, consegna a domicilio.

Un piano di impresa ben fatto è il requisito fondamentale per il successo di un progetto di ripartenza, di crescita o di sviluppo. Ma è anche lo strumento indispensabile, che viene assolutamente richiesto, per ottenere prestiti dalle banche, fondi dall’Unione Europea. I costi che si possono includere riguardano tutte le funzioni aziendali, dagli stipendi, all’acquisto di attrezzature e software, ai materiali, alle spese di consulenza.

Gli incentivi, che siano in conto capitale o in conto interessi, costituiscono un grande vantaggio soprattutto per le piccole imprese che non hanno una struttura adeguata a sostenere progetti di innovazione e di crescita.

Se siete preoccupati, se avete paura, se non sapete cosa fare, chiamateci e possiamo affrontare la situazione insieme e valutare il finanziamento pubblico più adatto. Questo è il momento giusto per riflettere, per pensare al futuro. Nella normalità di ogni giorno è difficile fermarsi e decidere di rimettere tutto in discussione, oggi lo possiamo fare.

Cerchiamo di vedere questo momento come una grande opportunità.

Affrontiamolo insieme e ne usciremo vincitori.


Stefano De Stalis

Responsabile Affari Europei e Aiuti di Stato

Sheltons Malta Ltd

[email protected]

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