Un’escalation priva di limiti quella della presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola che, nella giornata di oggi, trova la definitiva consacrazione internazionale aggiudicandosi un posto nel gotha delle 28 personalità più influenti in Europa raccolte dalla classifica “Class of 2024” di Politico.
All’interno di una lettera a cura della redazione, la testata con sede a Bruxelles ha spiegato le difficoltà incontrate nello stilare la consuetudinaria griglia per l’edizione 2024 definita «particolarmente impegnativa» a causa dell’incombere delle due guerre alle porte dell’Europa, di risultati elettorali e dimissioni imprevedibili e dei costanti fenomeni di corruzione denunciati negli ultimi anni, come lo scandalo Qatargate, prima grande “fatica” con la quale ha dovuto confrontarsi la politica maltese.
L’elenco comprende tre categorie contraddistinte da una diversa tipologia di potere e suddivise in operatori, disgregatori e sognatori; con l’appuntamento fissato per le 21:00 di stasera che porterà alla definitiva rivelazione della “persona più potente del continente” e dei rispettivi “capofila” delle tre divisioni.
Proprio all’interno della classe dei “dreamers” ha trovato posto il nome della politica maltese, definita «The young Gun” ( ovvero «la giovane pistola», o con una traduzione meno letterale, «giovane talento»), premiata dopo aver assunto il controllo del Parlamento Europeo in un periodo contraddistinto da forte instabilità, proprio a ridosso dell’invasione russa e della scomparsa del predecessore David Sassoli a causa di un raro plasmocitoma.
Superata la diffidenza iniziale dovuta alla giovane età al momento della nomina che l’ha resa a “soli” 43 anni il più giovane Presidente del Parlamento Europeo della storia e alle sue posizioni in tema di aborto, negli ultimi due anni Metsola ha preso in mano il timone dell’Europarlamento guidandolo attraverso il «clima turbolento» dell’Unione guadagnandosi, di fatto, il ruolo di candidata più credibile per un secondo mandato.
A determinare la scelta di riservare a Roberta Metsola un posto all’interno della lista, Politico fa riferimento al viaggio in direzione di Kiev per testimoniare solidarietà e vicinanza a seguito dell’invasione russa e agli svariati tentativi di scardinare la burocrazia e forzare l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea:
«Metsola è diventata il primo presidente di un’istituzione europea a visitare l’Ucraina dopo l’invasione letale di Vladimir Putin. Questa mossa le è valsa il plauso di Kiev e ha seriamente rafforzato il suo profilo pubblico: un risultato non facile per un politico maltese che ha trascorso gran parte della sua vita lavorativa a Bruxelles»
La figura della “sognatrice“ Metsola definita come una «rockstar per alcuni ambienti» la rende ampiamente chiacchierata, secondo Politico, per un eventuale avvicendamento nell’ufficio del Presidente della Commissione Europea nel caso di un mancato secondo mandato da parte di Ursula von der Leyen, inserita dalla stessa testata belga al secondo posto della classe degli operatori.
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