Melvin Debono, 33enne soprannominato “il-Quws”, volto noto alle forze dell’ordine per la sua lunga fedina penale, è tornato alla sbarra in relazione a quanto verificatosi nella serata di domenica 17 agosto a Paola, quando diversi colpi di pistola sono stati esplosi in Triq Melita.
Secondo le indagini, l’individuo avrebbe sparato almeno tre colpi durante un alterco con altri tre uomini, legato a una presunta disputa su una somma di denaro. Nessuno è rimasto ferito, ma uno di loro, la presunta vittima, ha riferito che Debono lo aveva contattato telefonicamente e invitato presso la sua abitazione, dove avrebbe poi imbracciato un’arma da fuoco. Video e registrazioni raccolte dagli investigatori mostrerebbero l’imputato con una pistola in mano e contengono presumibilmente minacce esplicite rivolte anche ai figli del suo interlocutore.
All’arrivo della polizia, Debono si è barricato in casa, rifiutandosi inizialmente di aprire la porta, salvo poi consegnarsi alle forze dell’ordine che hanno sequestrato la pistola presumibilmente utilizzata nell’alterco. Una perquisizione ha inoltre portato al rinvenimento di una modica quantità di cocaina.
In aula, il 33enne si è dichiarato non colpevole delle accuse di uso improprio e porto abusivo d’arma da fuoco e munizioni, minacce, danneggiamento di beni altrui, disturbo della quiete pubblica, possesso di stupefacenti, recidiva e violazione delle condizioni di libertà provvisoria.
La difesa ha sollevato dubbi sulla validità dell’arresto, sostenendo che l’uomo non fosse stato informato dei suoi diritti. Dopo aver ascoltato gli agenti coinvolti, il tribunale ha però ritenuto regolare la procedura e, non essendo stata avanzata alcuna richiesta di scarcerazione, Debono resta in custodia cautelare. Il magistrato ha inoltre emesso un ordine di protezione della durata di tre anni a favore della vittima e dei suoi figli minorenni.
Il 33enne non è nuovo a episodi simili: lo scorso febbraio era rimasto coinvolto in un incidente stradale mentre tentava di sfuggire a folle velocità alla polizia, poche ore dopo aver presumibilmente aggredito la propria compagna. Nonostante i vari trascorsi, anche in quella occasione gli fu concessa la libertà provvisoria, per la sesta volta.
(in copertina la scena del crimine a Paola, photo credits: Malta Police Force)
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