Storie straordinarie di luoghi, persone e opere d’arte, ma anche un messaggio di unità. È quanto contenuto nel Calendario Di Meo 2026 che, in occasione della sua 24esima edizione, celebra “Napoli e Malta – Dialoghi mediterranei” tramite un almanacco realizzato in edizione limitata e senza scopo di lucro dall’Associazione “Di Meo Vini ad Arte”, proponendosi come un esempio di dialogo tra popoli e culture diverse in un momento storico così complesso come quello attuale.
Il calendario si apre col contributo di Ian Borg, vicepremier e ministro degli Esteri e del Turismo di Malta, che spiega come «in tempi senza precedenti, con tensioni geopolitiche in aumento in tutto il mondo, il Calendario Di Meo 2026 rappresenta un messaggio di unità. Ci ricorda che la pace affonda le sue radici nel rispetto reciproco, nella memoria condivisa e nella collaborazione. Riconoscendo la storica amicizia tra Napoli e Malta, riaffermiamo il potere duraturo della diplomazia culturale e dei legami tra i popoli». Borg conclude con un messaggio di speranza: «Possa questo calendario ispirare riflessione e orgoglio, ma soprattutto ricordarci l’importanza dell’unità per il nostro futuro comune, nel Mediterraneo, in Europa e oltre».
«Nel corso della storia, in diverse occasioni Malta è stata sotto il dominio del Regno di Napoli e successivamente del Regno delle Due Sicilie» – spiega Generoso di Meo, ideatore del calendario – «Queste dominazioni hanno influenzato la cultura maltese, con profondi impatti sull’architettura e sulla religione. L’italiano è stato anche la lingua ufficiale di Malta fino al 1934, mentre gli scambi culturali hanno mantenuto vive e vivaci le relazioni anche prima dell’Unità d’Italia. Questo è un motivo in più per scoprire luoghi di grande interesse storico e artistico, realtà culturali, politiche e religiose che hanno fatto da ponte tra le diverse culture del Mediterraneo, in un dialogo sempre rispettoso delle diversità e aperto allo scambio e alla comprensione».
All’interno del Calendario Di Meo sono presenti le fotografie di Massimo Listri, maestro della fotografia d’architettura e d’interni, al quale è stato affidato il compito di catturare in dodici scatti l’essenza autentica di Malta: i Barrakka Gardens, il Palazzo del Gran Maestro, l’Auberge de Provence, il Palazzo della Curia Arcivescovile, Casa Rocca Piccola, la Rotunda di Mosta, la National Library, Palazzo Dorell, l’Oratorio della Chiesa dei Gesuiti, Verdala Palace, Palazzo Parisio, Villa Bologna, Manoel Theatre. Ogni immagine è accompagnata da racconti che esplorano i legami tra Napoli e Malta, firmati da giornalisti, musicologi, professori e critici d’arte.
Il Calendario 2026, realizzato con il patrocinio del Ministero della Cultura e di Visit Malta, verrà presentato il 27 ottobre alla Sacra Infermeria a Valletta.
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