Un breve soggiorno in una struttura ricettiva di Zurrieq è finito nelle aule di tribunale quando un turista canadese, David Roger Grima, 34 anni, è stato arrestato dopo aver messo a soqquadro la stanza di un bed and breakfast distruggendo mobili antichi, porte e suppellettili e insultato gli agenti intervenuti per calmarlo.
Secondo quanto ricostruito in aula, l’episodio si è verificato il 14 febbraio scorso alla “Ta’ Bertu Farmhouse”, dove Grima alloggiava come ospite. La titolare, insospettita da forti colpi di tosse, grida e rumori molesti e persistenti provenienti dalla camera dell’uomo, aveva chiesto aiuto alla polizia dopo averlo trovato in stato di agitazione, nudo e intento a rimettere e rovesciare mobili e oggetti in tutta la stanza. I vari testimoni hanno raccontato scene di completa devastazione, con il pavimento reso pressochè inagibile da cocci, frammenti di vetro e persino feci.
All’arrivo degli agenti, l’uomo – descritto come estremamente aggressivo e fuori controllo – ha iniziato a lanciare oggetti contro di loro, urlando insulti e rifiutandosi di collaborare. Per fermarlo, la polizia è stata costretta a usare più volte il taser, riuscendo infine a immobilizzarlo. Grima è stato condotto prima al Mater Dei e poi trasferito al Mount Carmel hospital per accertamenti e, dopo le dimissioni, avvenute a metà marzo, è stato arrestato e incriminato.
In aula, l’anziana proprietaria dell’agriturismo ha raccontato come il 34enne avesse distrutto mobili antichi, un tavolo, oggetti e porte in legno massello, piegato persino la struttura del letto e danneggiato vetri. Un perito ha stimato i danni a 4.649 euro, mentre il tecnico incaricato della riparazione ha presentato una fattura di 845 euro. Ci sono voluti dai due ai tre giorni per ripulire, ritinteggiare e rimettere a nuovo la stanza, in cui anche i cavi elettrici erano stati compromessi.
Il tribunale ha riconosciuto l’imputato colpevole di insulti e oltraggio nei confronti di tre agenti di polizia in servizio, di aver causato danni volontari a proprietà di terzi per un valore superiore a 2.500 euro e di resistenza a pubblico ufficiale.
La difesa aveva sostenuto che il comportamento del giovane fosse dovuto ad un momentaneo stato di alterazione mentale, inconsapevole delle proprie azioni. Tuttavia, la Corte ha sottolineato che non era stata richiesta alcuna perizia psichiatrica in nessuna fase del procedimento, né presentate prove atte a dimostrare un’incapacità di intendere e di volere.
Nel motivare la condanna, il giudice ha ricordato i danni economici subiti dalla proprietaria ultrasettantenne della struttura e lo stato di forte ansia e terrore causatole dall’episodio, verificatosi mentre si trovava lì sola, con il marito disabile.
Il turista canadese, che si è dichiarato non colpevole delle contestazioni, è infine stato condannato a 19 mesi di reclusione effettiva e al pagamento di una multa di 1.200 euro. Il tribunale ha inoltre emesso un’ordinanza restrittiva di tre anni a tutela dei proprietari della farmhouse e ha imposto al 35enne di risarcire i danni stimati in poco più di 5.600 euro.
(immagine di archivio, credits: Terry Caselli Photography)
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