Una rissa esplosa nella notte tra sabato e domenica scorsi in strada a Gzira ha causato gravi ferite ad un uomo, Adam Mohammed, e fatto scattare le manette per un altro, Abdullahi Ali Hassan, 30enne tassista somalo residente nella stessa località, accusato di averlo aggredito mentre era in preda ai fumi dell’alcol. L’uomo, rinvenuto pressochè privo di sensi sulla pavimentazione di Triq Sir William Reid, è stato trasferito d’urgenza al Mater Dei e successivamente ricoverato in terapia intensiva.
Secondo quanto emerso in aula, la polizia è stata allertata attorno all’1:30 di notte su segnalazioni riguardanti la presenza di una persona molesta ed in evidente stato di ubriachezza. Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato il ferito a terra, mentre Hassan è comparso poco dopo, dichiarando spontaneamente di essere coinvolto nell’episodio e, per questo, posto in stato di fermo.
In tribunale, l’imputato si è dichiarato non colpevole delle accuse di lesioni gravi, minacce, ingiurie, ubriachezza molesta e disturbo della quiete pubblica. La procura ha chiesto che rimanesse in custodia cautelare, sottolineando che le condizioni del ferito erano ancora critiche e che l’indagine si trovava nella fase iniziale, con diversi testimoni che dovevano ancora essere ascoltati. È stato inoltre evidenziato che Hassan, pur dichiarando di vivere a Gzira, risultava ufficialmente residente ad un indirizzo diverso, circostanza che alimentava il timore di una possibile fuga.
La difesa ha invece ricordato che l’uomo è incensurato, vive a Malta da dodici anni ed ha un impiego regolare, sottolineando inoltre che era stato lui stesso a consegnarsi spontaneamente agli agenti per spiegare la propria versione dei fatti, sostenendo di essersi difeso durante una colluttazione.
Dopo aver valutato le argomentazioni di entrambe le parti, la Corte ha scelto di concedere al 30enne la libertà su cauzione previo deposito personale di 2.000 euro più un’ulteriore garanzia di 18.000 euro, obbligo di firma, coprifuoco e divieto di contattare i testimoni. Contestualmente è stata emessa un’ordinanza di protezione a favore della vittima.
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