Una agghiacciante serie di brutali attacchi che hanno preso di mira i gatti in varie zone del Paese ha messo in allerta le associazioni animaliste che sui social tornano a dare l’allarme, mentre . L’attivista per i diritti degli animali Romina Frendo ha denunciato pubblicamente quelli che definisce veri e propri “omicidi” di animali domestici e ha lanciato un appello urgente ai cittadini: controllare le telecamere di sorveglianza, segnalare comportamenti sospetti alle autorità e tenere al sicuro i propri animali all’interno delle mura domestiche.
Oltre ad una segnalazione su maggio, uno dei primi episodi legato a questa inquietante spirale di crudeltà risalirebbe a inizio mese, quando un gatto bianco e nero è stato trovato morto in una scatola a Sliema. Da allora, gli attacchi sembrano essersi moltiplicati, estendendosi anche a Gzira, Valletta, Floriana e Cospicua. Secondo Frendo, che ha documentato diversi casi sui social media, almeno tre gatti rinvenuti senza vita presentavano ferite simili al volto, con fratture, coda e lingua mozzate. In alcuni casi, gli animali sono sopravvissuti, come accaduto a uno trovato ferito a Bieb il-Bombi o a un altro soccorso a Valletta già a maggio.
A far emergere il caso è stato anche un post pubblicato il 17 giugno da Debbie Calamatta del gruppo Malta Pet Adoption Group, che ha parlato di cinque gatti attaccati o uccisi per le vie di Sliema. Le autorità, tra cui il Dipartimento per il Benessere degli Animali e la polizia, hanno aperto un’indagine, mentre sullo sfondo si fa sempre più concreta l’ipotesi della presenza di un’organizzazione criminale dedita al maltrattamento di animali con lo scopo di trarre profitti dai video che immortalano i massacri.
Alcuni residenti hanno riferito che nei pressi dei luoghi in cui si sono verificate le prime aggressioni, avevano notato un gruppo di persone comportarsi in modo sospetto, ma le immagini di videosorveglianza pubblicate da Frendo suggeriscono che possa essere coinvolto anche un adulto, ripreso in un filmato (ora nelle mani delle autorità) mentre trascinava un gatto per la coda per poi scaraventarlo a terra.
Particolarmente gravi anche gli episodi segnalati nella zona del porto e dell’ex accademia di polizia a Valletta, vicino all’Evans Building e a Mina. A Cospicua, gli attacchi sono avvenuti nei pressi di Polverista Street.
«Questi non sono casi isolati. Siamo davanti a una campagna di violenza organizzata o ripetuta», ha dichiarato Frendo, chiedendo massima collaborazione da parte del pubblico. L’associazione Real Animal Rights Foundation (RAR) ha messo in palio una ricompensa di 1.000 euro per chiunque fornisca informazioni utili all’identificazione dei responsabili. Le segnalazioni, anche anonime, possono essere inoltrate alla RAR o direttamente alla polizia.
(photo credits: Facebook / Romina Frendo)
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