Continua la mattanza degli uccelli di specie protetta a Malta. Nelle scorse ore, due esemplari di falco pecchiaiolo sono stati abbattuti in due distinte località, per mano di bracconieri senza scrupoli. Gli incidenti sono stati documentati dal Committee Against Bird Slaughter (CABS) che ne ha diffuso alcune prove.
Il primo caso si è verificato lo scorso venerdì 27 settembre ai Buskett Gardens. Le immagini riprendono l’esemplare in volo sopra Tal-Virtu, diretto verso il santuario ornitologico della zona dove numerosi altri falchi pecchiaioli trovano rifugio per la notte quando, improvvisamente, l’uccello viene raggiunto da un colpo appena esploso che lo fa precipitare al suolo dove, poco dopo, viene inquadrato un uomo armato di fucile nell’intento di recuperare la preda. «Presumiamo che il bracconiere abbia notato la nostra squadra e abbia deciso di andarsene senza recuperare l’uccello», ha dichiarato Fiona Burrows, responsabile dei crimini contro la fauna selvatica di CABS.
Gli agenti dell’Environmental Protection Unit (EPU), allertati dell’accaduto, si sono recati sul posto e hanno recuperato il falco pecchiaiolo ferito, localizzato in un terreno agricolo. Il video è stato inviato agli ufficiali di polizia che hanno identificato, rintracciato e interrogato il sospettato.
Un altro episodio analogo si è verificato nella mattinata di lunedì nella valle di Has-Saptan, a Birzebbugia, dove un’altra squadra del CABS ha assistito all’uccisione di un altro falco pecchiaiolo in cerca di riparo. In questo caso, non vi sono filmati a testimonianza dell’accaduto nè l’esemplare è stato ritrovato ma, nello stesso periodo, il Comitato ha documentato cinque casi di uccelli rapaci protetti ritrovati con ferite e danni al piumaggio, segni tipici dei colpi d’arma da fuoco. Nel mirino dei bracconieri due falchi pellegrini, un falco pecchiaiolo e due albanelle reali, osservati e fotografati nelle vicinanze di Girgenti e dei Buskett Gardens.
E ancora. La scorsa settimana, CABS ha segnalato alla polizia un altro bracconiere avvistato mentre uccideva un esemplare di gruccione, specie protetta, vicino a Birzebbugia. Il video che mostra il sospettato «raccogliere e ispezionare l’uccello, prima di gettarlo via con noncuranza», è stato consegnato all’EPU, che ha avviato un procedimento penale, dichiara il Comitato.
Un altro episodio di bracconaggio è stato documentato sulla penisola di L-Ahrax, dove un «noto recidivo» è stato filmato mentre utilizzava un richiamo elettronico illegale per attirare specie protette lungo le scogliere, come totano moro e tringa. Il sospettato, identificato dalla polizia e beccato anche con il fucile da caccia, è stato sanzionato con una multa di 350 euro e gli è stato confiscato il dispositivo elettronico.
Il Committee Against Bird Slaughter ha infine elogiato l’EPU per la rapida risposta alle segnalazioni e alla collaborazione professionale con le sue squadre, sottolineando anche il «lavoro straordinario» svolto da BirdLife Malta e dalla Malta Rangers Unit che, nelle ultime settimane, hanno significativamente contribuito nell’emettere condanne nei confronti di numerosi cacciatori e bracconieri.
«Malta ha fatto grandi passi avanti negli ultimi 20 anni, e la lunga serie di uccisioni illegali di uccelli è indubbiamente diminuita», ha dichiarato Axel Hirschfeld, addetto stampa del CABS. «Tuttavia, i casi recenti dimostrano che, nonostante una rete di sorveglianza solida formata da Ong e forze dell’ordine, esistono ancora fanatici disposti a correre rischi pur di continuare queste attività illegali».