Ha fatto il giro del web il video di una funzione liturgica trasmessa in diretta social che mostra un prete rivolgersi senza mezzi termini e in maniera “scocciata” alla platea di fedeli presenti in chiesa, infastidito dalla loro scarsa partecipazione ai canti, soprattutto a quelli durante l’eucaristia.
L’episodio, che ha avuto luogo presso la chiesa di Santa Caterina a Zurrieq, ha diviso in due l’opinione pubblica, spaccata tra i sostenitori dell’uomo di chiesa e la sua “dedizione” al proprio ruolo e quelli che invece ne hanno condannato i modi ritenendoli del tutto inappropriati.
Sull’accaduto è intervenuta anche l’Arcidiocesi di Malta, che attraverso un comunicato ha espresso «rammarico per lo sfortunato incidente», dichiarando inoltre di essere al lavoro per affrontare la situazione a stretto contatto con tutti gli interessati.
«La priorità dell’Arcidiocesi è il benessere del sacerdote e della comunità» continua la nota, e «sebbene l’Arcidiocesi prenda estremamente sul serio gli episodi di abusi verbali e di altro tipo, date tutte le circostanze del caso, chiede gentilmente la comprensione del pubblico facendo appello all’empatia e alla sensibilità di tutti gli interessati rispetto ai commenti fatti sui social media».




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