È tutto da chiarire quanto verificatosi ieri ad un’imbarcazione carica di migranti, partita dalla Libia con circa 140 persone a bordo, che ha denunciato di essere stata bersaglio di un attacco armato in mare aperto, mentre si trovava presumibilmente in zona Sar maltese.
Secondo quanto riferito dall’Ong Alarm Phone che ha lanciato l’allarme, alcune persone a bordo dell’imbarcazione avrebbero raccontato di colpi d’arma da fuoco sparati dalla Guardia costiera libica durante la navigazione verso nord, aggiungendo che a bordo si trovavano tre feriti e una persona deceduta.

Interpellate sui fatti, le Forze Armate maltesi hanno negato di aver riscontrato tracce di un attacco. «Ricevuta l’informazione in acque internazionali, sono state eseguite verifiche immediate tramite sorvoli aerei nazionali e Frontex, oltre che con unità navali. È stato individuato un peschereccio in rotta costante verso nord, senza segni di agitazione a bordo. Durante l’intero monitoraggio non sono giunte richieste di soccorso», ha dichiarato un portavoce dell’AFM a MaltaToday.
L’imbarcazione ha proseguito la navigazione ed è stata successivamente intercettata questa mattina in prossimità delle coste italiane. Il ministro degli Interni maltese, Byron Camilleri, ha confermato sempre al giornale in lingua inglese che un’unità dell’AFM aveva condotto verifiche indipendenti, precisando che l’episodio si sarebbe comunque svolto «in acque internazionali, fuori dalla giurisdizione di Malta».
A fare chiarezza sul seguito della traversata è la Guardia Costiera italiana che, tramite un comunicato ufficiale, ha confermato il soccorso dell’imbarcazione a largo della Sicilia: «Nelle prime ore di oggi, la motovedetta SAR CP 325 della Guardia Costiera di Pozzallo, con a bordo un team sanitario del CISOM, ha intercettato a circa 40 miglia dalle coste siciliane un peschereccio proveniente dalla Libia con 140 persone. Sono stati recuperati 67 migranti, tra cui tre feriti bisognosi di cure urgenti. Altri 73 sono stati trasbordati da un’unità della Guardia di Finanza e tutti sono stati sbarcati a Pozzallo».
«Secondo le prime dichiarazioni degli occupanti – aggiunge la Guardia Costiera italiana – il peschereccio sarebbe stato oggetto di un attacco armato a circa 100 miglia a sud-est di Malta, in acque di responsabilità Sar maltese. Sono in corso accertamenti sulla dinamica e su quanto realmente accaduto».
Mentre si attendono quindi i risultati delle verifiche sull’accaduto, ciò che è chiaro è che Malta sostiene di non aver ricevuto alcuna richiesta di soccorso e di non aver individuato situazioni di pericolo, mentre le testimonianze raccolte in Italia aprono interrogativi su un possibile attacco in mare, nel caso non certamente avvenuto in acque Sar italiane, sebbene altre centinaia di migranti siano stati fatti sbarcare sulle coste siciliane.
Nel frattempo, la Ong Mediterranea Saving Humans che, insieme ad Alarm Phone, dice di aver allertato più volte ieri le autorità italiane, riferisce che i tre feriti versano in condizioni critiche: uno, il più grave, sarebbe in coma dopo essere stato raggiunto alla testa da un colpo d’arma da fuoco, mentre gli altri due avrebbero riportato gravi lesioni, uno al volto e l’altro ad una mano, «vittime – aggiunge – dei colpi sparati nell’ennesimo attacco criminale compiuto dai miliziani libici con navi militari fornite dall’Italia».
(cover photo credits: Guardia Costiera)
Il Corriere di Malta è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato