A partire da ieri, lunedì 21 luglio e fino al 17 agosto, Valletta e St. Julian’s vedranno la presenza di pattuglie miste composte da agenti della Malta Police Force e della Polizia di Stato italiana, grazie a un accordo bilaterale firmato nel dicembre scorso tra il Dipartimento italiano della Pubblica Sicurezza e il Ministero degli Interni di Malta.
La notizia è stata ufficializzata solo poco fa dalla Polizia maltese attraverso i propri canali social, sebbene sia circolata già da ieri su alcune testate locali.
L’iniziativa, la prima del genere sull’isola, mira a rafforzare la sicurezza pubblica nelle aree turistiche, facilitare il contatto con i visitatori italiani, incrementare la presenza delle forze dell’ordine e promuovere una cultura di polizia di prossimità e cooperazione internazionale. Gli agenti italiani — otto in totale, divisi in due turni da quattro — saranno in uniforme ma disarmati e senza poteri esecutivi, operando a supporto della polizia locale e collaborando su attività di prevenzione e ordine pubblico.

Un progetto pilota per un’estate più sicura
Il programma si inserisce nella strategia di trasformazione della polizia maltese 2020–2025, che punta a rendere l’approccio alla sicurezza più moderno, comunitario e connesso con le realtà internazionali. Non è la prima esperienza del genere per Malta: in passato – ricorda il Corpo – agenti maltesi hanno partecipato a pattugliamenti congiunti in Francia, nella città di Nizza.
I poliziotti italiani, con esperienze in operazioni di ordine pubblico e missioni all’estero, avranno anche il compito di facilitare la comunicazione con i turisti italiani, offrire supporto in caso di scambio con le autorità consolari e condividere prassi operative con i colleghi maltesi. L’intera operazione è coordinata dall’Ufficio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) e dall’Ambasciata d’Italia a Malta.
PN all’attacco: «Il Governo ha perso il controllo»
Ma mentre il governo sottolinea i vantaggi della collaborazione, non si fa attendere la reazione del Partito Nazionalista, che definisce l’iniziativa un «certificato di fallimento» sul fronte della sicurezza e del turismo.
In un comunicato congiunto, i deputati Darren Carabott (Interni) e Mario de Marco (Turismo) hanno duramente criticato l’esecutivo: «Questo governo ha perso il controllo della situazione e ora ammette apertamente il proprio fallimento chiedendo l’intervento della polizia di un altro Stato. È una ferita alla nostra sovranità».
Il PN accusa il governo di non aver investito nella forza di polizia nazionale, lasciando gli agenti a lavorare con risorse limitate, nonostante l’aumento della popolazione e la pressione generata dal turismo di massa. «I nostri agenti sono professionisti che meritano rispetto, non sostituzioni straniere», si legge nella nota. Pur ringraziando lo Stato italiano per il supporto offerto «in spirito europeo», i rappresentanti dell’opposizione ribadiscono che spetta a un governo serio garantire sicurezza e turismo di qualità senza ricorrere a soluzioni d’emergenza esterne.
(photo credits: Malta Police Force)
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