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Malta sotto il mirino USA per traffici tra Russia e Venezuela

Gli scambi di sostanze chimiche avverrebbero al largo delle acque Maltesi per eludere le sanzioni americane

di Federica Giudice
22 Novembre 2019
in Attualità
Tempo di lettura:2 mins read
0

Secondo una fonte anonima di Associated Press, l’amministrazione Trump starebbe svolgendo delle indagini su quanto accade al largo di Malta, presso il banco Hurd.

Sembra infatti che il Venezuela stia usando lo spazio di mare noto come banco “Hurd” per bypassare le sanzioni Americane sul petrolio ed effettuare trasferimenti navali con la Russia per reperire le sostanze chimiche di cui necessita.

In Venezuela è al momento in corso una guerra civile, per via dell’inflazione e dell’estrema povertà. Il Paese avrebbe bisogno delle sostanze per diluire il greggio pesante, prodotto vitale della propria economia.

Le sanzioni degli USA sul petrolio, incrementate con l’amministrazione Trump, hanno destato preoccupazione sui rapporti con il Venezuela, in mano al presidente Nicolas Maduro.

Il governo Americano avrebbe inoltre vietato alle proprie aziende i commerci con il colosso del petrolio Venezuelano PDVSA. Avrebbe anche minacciato di interrompere i rapporti con le aziende straniere che fanno affari con la PDVSA.

Alcuni capitani insieme al proprio equipaggio hanno quindi deciso di agire nell’ombra nascondendo le petroliere piene di greggio.

Al momento le petroliere commerciano principalmente con la Russia e la Cina, che hanno deciso di ignorare le sanzioni Americane.

Secondo il quotidiano Lloyd’s List – che diffonde notizie sulla logistica e navigazione marittime – sono almeno una decina le petroliere che hanno effettuato trasferimenti da nave in nave al largo delle acque Maltesi. Per un totale di circa 400 mila tonnellate di prodotto.

Sebbene il banco Hurd si trovi fuori dalle acque territoriali maltesi e fuori dalla sua giurisdizione, Malta ne beneficerebbe fornendo rifornimenti alle navi.

Tra gli altri Paesi essere coinvolti nel traffico ci sarebbero anche le isole di Aruba e Gibilterra.

Sulla questione si è così espresso Ian Ralby, capo dell’ I.R. Consilium – azienda di consulenza sulla sicurezza delle risorse marine: “I criminali connessi al Venezuela si stanno facendo sempre più creativi manipolando le leggi sul commercio marittimo internazionale per bypassare le sanzioni. Le autorità regionali devono stare all’erta ed essere proattivi nell’evitare che Maduro faccia soldi illecitamente con le risorse Venezuelane”.


Fonte: Lovin Malta

Tags: banco HurdeconomiaNicolas MaduroPDVSApetroliorussiaTrumpUSAVenezuela
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