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Chi è Yorgen Fenech, cosa possiede, e come è collegato a Daphne Caruana Galizia

Rampollo di una delle famiglie più potenti dell'isola, con interessi che spaziano dall'energia al gioco d'azzardo, dalla ristorazione al controllo del Grand Harbour. Ma Fenech non è un solitario, bensì la ruota di un ingranaggio apparentemente perverso

di Carlo Campione
22 Novembre 2019
in Cronaca
Tempo di lettura:3 mins read
4

La vicenda dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia è a un punto di svolta? Chi è l’imprenditore fermato e poi rilasciato dalla polizia mercoledì? E che estensione ha il suo impero? Facciamo il punto della situazione.

Yorgen Fenech è stato fermato dalla polizia maltese mercoledì mattina 20 novembre, apparentemente mentre tentava di fuggire da Malta a bordo del suo yacht. Al momento in cui scriviamo la polizia considera Fenech come «persona informata dei fatti» e nessuna accusa formale è stata ancora mossa nei suoi confronti.

Ieri, giovedì 21 novembre, investigatori della polizia assieme a uomini dell’Europol, hanno condotto Fenech al suo yacht ed effettuato una perquisizione. Successivamente l’imprenditore è stato rilasciato con la condizionale della polizia, un provvedimento irrituale che non ha mancato di destare scalpore tra le fila dell’opposizione e della famiglia Caruana Galizia.

Il nome di Fenech sarebbe stato fatto negli scorsi giorni da Melvin Theuma, un piccolo imprenditore arrestato la scorsa settimana e considerato dagli inquirenti il collegamento tra i presunti esecutori materiali dell’attentato dinamitardo (i fratelli Degiorgio, da tempo in stato di arresto) e il mandante. Theuma ha chiesto, e ottenuto, la grazia presidenziale condizionata al condurre gli inquirenti alla soluzione del caso Caruana Galizia.

Chi è Yorgen Fenech e cosa sappiamo di lui

Yorgen Fenech è il figlio di George Fenech e nipote di Tumas Fenech, da cui deriva il nome di uno dei potenti gruppi aziendali maltesi.

Il Tumas Group ha aziende nell’iGaming, nel settore immobiliare, nel turismo, nella logistica e nell’energia; è infatti uno dei più potenti gruppi societari dell’isola, possiede l’edificio più alto di Malta, la Portomaso Business Tower, l’Hilton Hotel, il Portomaso Casino e il ristorante Blue Elephant.

La joint venture con il consorzio MIDI vede Tumas impegnata per il progetto della futura Manoel Island.

Inoltre insieme al gruppo Gasan possiede le Quad Business Towers di Mrieħel; con il Portek Group ha ottenuto la concessione per gestire fino al 2036 il Grand Harbour di Valletta, possiede inoltre il Valletta Gateway Terminal.

Il valore del gruppo è stato stimato – nel 2017 – intorno ai 350 milioni di euro.

Nel 2013 Tumas Group è entrato nel settore energetico maltese acquisendo parte del consorzio ElectroGas, ed è fra i selezionati per la costruzione e la gestione della centrale elettrica a gas liquido naturale di Delimara.

La costruzione i questa nuova centrale elettrica è stato uno dei cavalli di battaglia del Primo Ministro Joseph Muscat e dell’ex ministro dell’Energia Konrad Mizzi nelle precedenti elezioni del 2013, con la promessa di bollette elettriche più leggere.

Cosa collega Yorgen Fenech a Daphne Caruana Galizia

Il collegamento di Yorgen Fenech con la morte della giornalista Daphne Caruana Galizia nascerebbe proprio dal settore energetico. Infatti pochi mesi prima del suo assassinio la giornalista ha ricevuto in forma anonima il contratto originale dell’accordo tra il consorzio ElectroGas ed il governo maltese, insieme a molti altri documenti.

Dopo il suo omicidio tutta questa documentazione è stata resa pubblica nell’ambito del Daphne Project, e rivelerebbe come questo contratto porterebbe alla perdita di decine di milioni di euro ai contribuenti maltesi nei successivi 18 anni.

La perdita di denaro pubblico nascerebbe dall’acquisto di gas da parte di Enemalta da ElectroGas per 18 anni, gas a sua volta acquistato da Socar che, insieme a Siemens e GEM Holdings, sono proprietari di ElectroGas.

Gem Holding è di proprietà, in parti diverse, del Tumas Group, di Gasan, della famiglia Apap Bologna e di una società, la 17 Black, di proprietà esclusiva di Yorgen Fenech, che risulta anche come uno dei tre direttori di ElectroGas. Si tratta di un sistema di scatole cinesi in piena regola.

L’esistenza della 17 Black era stata rivelata nel febbraio del 2017 da Daphne Caruana Galizia in un post molto criptico dove però Fenech non veniva menzionato direttamente.

Il nome di Yorgen Fenech come proprietario di 17 Black viene fuori nell’aprile del 2018, in una e-mail inviata dal partner di Nexia BT, Karl Cini, a Mossack Fonseca, che chiedeva ad uno studio legale di Panama di aprire dei conti bancari alle Bahamas alle società di Keith Schembri (capo di gabinetto del premier Muscat) e Konrad Mizzi (il Ministro del turismo) presso la banca Witherbotham.

Secondo l’e-mail le società di Schembri e Mizzi avrebbero dovuto ricevere un trasferimento di 150.000 euro da due società, la Macbridge, il cui proprietario è ancora sconosciuto, e la stessa 17 Black.

Il Daphne Project, che mira a completare il lavoro di Caruana Galizia con la collaborazione di giornalisti di tutto il mondo, ha rivelato che Mario Pullicino, l’agente locale per la fornitura di navi cisterna gas alla centrale elettrica aveva inviato un pagamento di 161.000 euro al conto bancario della 17 Black presso la Noor Bank di Dubai, ed altri due trasferimenti di denaro da ben 1,1 milioni di euro sarebbero arrivati dalla Azeri compagnia energetica statale di Socar.

Com’è del tutto evidente in questa intricata rete di società il nome di Fenech non è quello di un uomo solitario e vendicativo, bensì quello di un ingranaggio che attraversa una larga fetta della classe dirigente maltese. Le indagini ci diranno, forse, fino a che punto è arrivata la corruzione.

Tags: 17 Blackcentrale elettricaDaphne Caruana GaliziaDaphne ProjectdimissioniElectrogasgiornalista malteseJoseph MuscatKarl Cinimanoel islandMario PullicinomizziMossack FonsecaPanama PapersSchembriTema CaldoTumas GroupYorgen Fenech
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