La gestione della cartoleria Il-Mafkar Gift Box di proprietà di Francine Farrugia, ex consigliere del PN a Siggiewi ed ex manager della sezione paghe e contributi dell’MCAST, imputata per una presunta maxi-frode da 2,3 milioni di euro, si sarebbe trasformata in un tortuoso percorso ad ostacoli per l’amministratrice nominata dal tribunale, l’avvocato Helga Buttigieg Debono. Lo ha riferito la stessa professionista, chiamata a prendere in mano la contabilità e l’operatività del negozio dopo il congelamento degli asset disposto dal giudice.
Secondo la sua testimonianza, la situazione trovata al momento dell’incarico era “un caos totale”, con conti poco chiari, contributi previdenziali non assolti, debiti consistenti e decisioni gestionali prese dall’imputata in totale autonomia, nonostante la presenza di un provvedimento di congelamento beni che vieta qualsiasi movimento finanziario senza autorizzazione.
Buttigieg Debono ha raccontato di aver concordato con Farrugia una riunione settimanale, ma l’imputata si sarebbe presentata ad un solo appuntamento, giustificando tutte le altre assenze con problemi di salute. Nel frattempo, avrebbe però continuato a gestire il negozio senza consultarla, informandola solo a posteriori via email.
Il primo impatto con l’attività è stato emblematico: quattro dipendenti in un punto vendita troppo piccolo per sostenerli, contabilità incompleta e una generale mancanza di documentazione aggiornata. Le due avrebbero dovuto decidere insieme eventuali tagli al personale, ma Farrugia – secondo la testimonianza – ha licenziato autonomamente due lavoratori. Quegli stessi dipendenti avrebbero poi riferito di non aver visto versati né i contributi previdenziali né le imposte dovute. Sul fronte finanziario, la situazione non appare meno intricata. Il conto dell’esercizio commerciale, che inizialmente presentava un saldo di circa 6mila euro, sarebbe salito improvvisamente a 13mila, senza spiegazioni fornite all’amministratrice.
Durante le verifiche contabili è emerso inoltre un pesante debito verso MaltaPost di oltre 45mila euro, legato alle attività del sub-ufficio postale secondario ospitato all’interno della cartoleria. E quando Buttigieg Debono ha chiesto chiarimenti, Farrugia avrebbe risposto di avere 25mila euro nascosti in una cassaforte che non era stata sequestrata dalla polizia durante le perquisizioni. Al primo incontro con il legale di MaltaPost, l’imputata ha consegnato 4.670 euro, salvo poi non presentarsi ai successivi appuntamenti, dandosi di nuovo malata.
Di fronte alla totale mancanza di collaborazione, l’esperta incaricata dal tribunale ha annunciato in aula le proprie dimissioni dal ruolo, rinunciando anche al compenso per il lavoro svolto. La Corte ha accolto la decisione e nominato un nuovo amministratore, disponendo al contempo che la polizia acquisisca tutta la documentazione esibita per verificare l’eventuale violazione dell’ordine di congelamento beni da parte dell’imputata che continua a dichiararsi non colpevole rispetto alle accuse di frode e appropriazione indebita.
(photo credits: Facebook)
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