Un uomo di Mgarr è stato condannato per aver catturato illegalmente fringuelli durante il periodo di chiusura della stagione venatoria, nel settembre 2022. Il tribunale gli ha inflitto una multa di 2.000 euro e la sospensione della licenza per tre anni. La sentenza è stata accolta con favore dal Committee Against Bird Slaughter (CABS), che aveva denunciato il caso e fornito testimonianze durante il procedimento.
Contestualmente, l’associazione ha reso pubblici i dati su undici anni di azioni legali avviate grazie alle proprie segnalazioni, tra il 2014 e il 2024: un quadro che evidenzia l’ampiezza del fenomeno del bracconaggio a Malta.

Delle oltre 1.000 segnalazioni inoltrate alla polizia, 347 sono sfociate in procedimenti giudiziari, 298 dei quali riguardavano la cattura illegale di uccelli tramite reti o richiami elettronici, 34 a quella con armi da fuoco e 15 ad altre violazioni, come la detenzione o il commercio di specie protette.
Nei tribunali maltesi, tali procedimenti hanno prodotto 217 condanne e 63 assoluzioni, mentre altri 67 casi risultano ancora pendenti o privi di esito noto. In quattro occasioni il processo è stato annullato per decesso dell’imputato, mentre altrettanti sono decaduti in prescrizione.
Le sanzioni comminate dai giudici comprendono non solo ammende, ma anche confisca di fucili, reti, trappole e richiami elettronici – un arsenale del valore complessivo di decine di migliaia di euro – e oltre 300.000 euro di multe versate nelle casse dello Stato. Migliaia di uccelli protetti sono stati confiscati e successivamente liberati. CABS ha inoltre specificato che i propri volontari, pur convocati come testimoni oltre 250 volte, non hanno mai richiesto né percepito rimborsi spese.

Karl-Heinz Kreutzer, presidente di CABS, ha rimarcato che le statistiche diffuse non includono i casi denunciati dalle Ong locali come BirdLife Malta o dalla Ranger Unit. Pur riconoscendo l’importanza dei risultati raggiunti, «che sottolineano ancora una volta l’importante ruolo delle Ong nella protezione del patrimonio naturale e dello stato di diritto a Malta», Kreutzer ha criticato le limitazioni imposte alle unità specializzate della polizia ambientale (EPU), la maggior parte delle quali non dispone di attrezzature sufficienti per le osservazioni a lungo raggio, inoltre non sono ancora autorizzate ad operare in borghese, di notte o sull’isola di Gozo.
«In un sistema ideale – ha aggiunto – queste condanne dovrebbero derivare da un’attività investigativa autonoma delle forze dell’ordine. Ma senza mezzi adeguati e un chiaro sostegno politico, i bracconieri continueranno a sentirsi protetti».
(in copertina: agenti di polizia smantellano reti per cattura illegale a Gozo – settembre 2025, credits: CABS)
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