Un pizzaiolo di 34 anni, Dario D’Aparo, siciliano residente a St. Julian’s, è comparso in tribunale per rispondere alle accuse di minacce e gravi lesioni personali nei confronti di un suo collega, anche lui di nazionalità italiana, durante il turno di lavoro in un ristorante di Rabat.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, l’episodio – verificatosi lo scorso 1° agosto – avrebbe avuto origine da un lungo litigio durante il quale, quello stesso giorno, i due si sarebbero scambiati continui insulti e provocazioni. Poi, nella cucina del ristorante, la situazione sarebbe degenerata: il collega avrebbe minacciato di colpirlo e D’Aparo, avvicinatosi faccia a faccia, gli avrebbe intimato di smetterla. Ne è seguito, secondo la polizia, un pugno secco al volto.
Il colpo sembra aver provocato ferite giudicate gravi dai medici del centro sanitario di Mosta, con la necessità di punti di sutura. Le telecamere interne del locale avrebbero immortalato l’aggressione, fornendo un riscontro visivo alla denuncia presentata qualche giorno dopo dalla vittima alla stazione di polizia di Mtarfa.
D’Aparo è stato arrestato il 6 agosto nella sua abitazione e, in aula, davanti al magistrato, ha respinto le accuse lui contestate, dichiarandosi non colpevole su tutti i fronti. Non è stata avanzata alcuna richiesta di libertà su cauzione in questa fase, pertanto l’imputato rimarrà in custodia cautelare in carcere. Contestualmente, il giudice ha disposto un’ordinanza di protezione a favore della presunta vittima che sarà chiamata a testimoniare già nella prossima udienza, su volontà della difesa.
(immagine di repertorio)
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