Pena sospesa per il 31enne marocchino, residente a Pietà, reo confesso di aver minacciato l’ex moglie affermando che l’avrebbe decapitata per poi darle fuoco in auto.
L’individuo è comparso in tribunale dopo che la vittima si è rivolta all’unità antiviolenza domestica per denunciare l’accaduto. Lo stesso avrebbe fatto lui, salvo poi fare dietrofront e ritirare le accuse verso la donna.
Davanti al giudice, il 31enne si è dichiarato colpevole delle accuse contestategli ed è stato condannato a quindici mesi di carcere con sospensione della pena per due anni.
L’identità dell’uomo non è stata resa nota su disposizione del tribunale, per proteggere la donna dalla quale ha avuto un figlio che ora ha tre anni.
(immagine di repertorio)
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