Rapina gioielleria Zurrieq: coimputata per tentato omicidio condannata a 28 anni di carcere

Donna Sciberras, 30 anni, è stata condannata a 28 anni di reclusione dopo aver ammesso il suo coinvolgimento nel tentato omicidio di Joseph Carabott, gioielliere di Zurrieq,  brutalmente picchiato durante una violenta rapina avvenuta il 25 agosto 2023.

L’uomo, all’epoca 67enne, fu stato trovato privo di sensi, gravemente ferito e legato dietro la porta chiusa a chiave del suo negozio in Triq Dun Guzepp Zammit. Trasportato d’urgenza all’ospedale Mater Dei in condizioni disperate, è riuscito a sopravvivere alla feroce aggressione, seppur riportando profondi traumi.

Alla sbarra, insieme alla Sciberras, due uomini di origine marocchina: Mohamed Anas Boualam (37 anni) e Zouhair Hadoumi (26 anni). I tre sono stati accusati di tentato omicidio, sequestro di persona, lesioni gravi, danni volontari e furto aggravato. Nonostante le immagini registrate dalle telecamere circuito chiuso, gli imputati si sono sempre dichiarati non colpevoli.

Durante un’udienza, la 30enne si scagliò contro uno dei complici, accusandolo di aver scaricato tutta la colpa su di lei e sull’altro coimputato.

Sempre nel corso del procedimento a loro carico, una testimonianza chiave è giunta da una detenuta del Corradino, che informò la polizia di aver sentito la Sciberras parlare della rapina nella gioielleria settimane prima dell’accaduto, aggiungendo che la stessa le avrebbe pure offerto di partecipare al colpo.

La posizione dell’imputata, a differenza di Boualam e Hadoumi, è cambiata nei mesi scorsi, quando ha deciso di registrare un’ammissione di colpevolezza negoziandola con l’Ufficio del Procuratore generale, che giovedì il giudice ha trasformato in 28 anni di carcere, nella confisca del deposito di 250 euro e della garanzia personale di 10.000 euro.

Sciberras dovrà inoltre sostenere un terzo delle spese processuali, pari a circa 13.000 euro da saldare entro due anni, più 8.000 euro a titolo di risarcimento nei confronti della vittima, Joseph Carabott.

(photo credits: Malta Police Force)

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