Si è dichiarato non colpevole Salvino “Salvu” Mangion, 71 anni, accusato dell’omicidio volontario di Kyle Mifsud, 33enne di Cospicua deceduto in ospedale dopo essere stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco all’addome nel corso della sparatoria avvenuta nel pomeriggio di domenica 21 settembre a Birgu, nello stesso stabile in cui entrambi risiedevano.
L’allarme è scattato poco dopo le 13, quando in centrale è giunta una chiamata che segnalava la presenza di una persona ricoperta di sangue all’interno di una palazzina di Triq il-Qalb ta’ Gesù.
Gli agenti, arrivati sul posto, hanno trovato Mifsud riverso sulle scale del condominio, cosciente ma in preda a dolori lancinanti. Prima di essere caricato in ambulanza, secondo i resoconti forniti dai media locali, il 33enne si sarebbe rivolto ai poliziotti indicando in «Salvu», il vicino di casa, il suo aggressore.
Poco dopo, con l’aiuto del figlio di Mangion, la polizia ha rintracciato e arrestato il sospettato a Cospicua, sequestrando anche l’arma presumibilmente utilizzata per commettere il crimine, che si dice sia un fucile. In aula è anche emerso che due anni fa la vittima era stata riconosciuta colpevole di furto con scasso ai danni dello stesso Mangion.
Su richiesta della parte civile, la Corte ha emesso un ordine di protezione a favore dei familiari della vittima, vietando all’imputato qualsiasi contatto. Nessuna richiesta di libertà su cauzione è stata avanzata dalla difesa ed il 71enne è stato trasferito in carcere, dove resterà in custodia cautelare in attesa che sul caso proseguano le indagini.
(photo credits, da sinistra: frame video TVM; Facebook)
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