“Finché ce n’è, viva il re”. Un proverbio che ben si adatta a Malta e al suo sistema dei passaporti d’oro. Anche per il 2022 è infatti previsto lo sbarco di nuovi ricchi investitori sull’arcipelago, in virtù di quello che tecnicamente è definito “Individual Investor Programme”.
Il sistema, che prevede il conferimento della cittadinanza maltese da parte del governo in cambio di importanti investimenti sul territorio, potrebbe però avere vita breve: secondo l’Unione Europea Malta starebbe violando le norme imposte, consentendo a chiunque possa permetterselo l’accesso illimitato in tutto il continente.
A fronte delle pressioni di Bruxelles, il governo maltese potrebbe presto decidere, o vedersi costretta, a eliminare il programma dei passaporti d’oro nel breve periodo. Un’ipotesi non confermata ufficialmente dal governo, ma al tempo stesso già paventata da alcuni funzionari di alto livello.
Al momento però il sistema è ancora in piedi: secondo Henley & Partners sono circa 300 i milionari che entro fine anno si saranno trasferiti a Malta. La società di consulenza di cittadinanza e residenza globale, con sede a Londra e con oltre 25 uffici nel mondo, consiglia governi su politiche di cittadinanza e residenza e opera con loro per lo sviluppo degli stessi programmi.
Nel 2013, la compagnia ha firmato un accordo con Malta, per la gestione delle domande relative all’accesso ai passaporti d’oro. Sempre secondo la Henley & Partners a Malta vivrebbero circa 9.400 milionari, così divisi: 460 multimilionari, 27 con oltre 100 milioni di euro e due miliardari.
Numeri in costante crescita, come già anticipato, ma che tuttavia non mettono Malta al primo tra i Paesi con più milionari in arrivo. Il blocco del conferimento di nuove cittadinanze a milionari russi e bielorussi ha infatti obbligato questi ultimi a scegliere altre mete per i propri affari, come Emirati arabi, Mauritius e Monaco.