L’aumento dei prezzi preoccupa i cittadini maltesi, ed alcuni di loro si aspettano persino un peggioramento nei prossimi dodici mesi. È quanto risulta dai dati dell’Eurobarometro, il sondaggio posto per conto della Commissione Europea ai cittadini degli Stati membri.
L’aumento dei prezzi dei beni di consumo, del carburante e l’alto tasso di inflazione registrato in quest’ultimo periodo rappresentano la preoccupazione principale della popolazione. Ben il 54% dei 500 residenti a Malta, dai 15 anni in su, intervistati tra il 18 gennaio e l’8 febbraio scorso, si è infatti dichiarato preoccupato riguardo il costo della vita.
Il dato è schizzato decisamente in alto se paragonato alle risposte del 2021, con una differenza di ben 31 punti.
Nonostante questo, il 58% degli intervistati ha definito “buona” o “piuttosto buona” la situazione attuale a Malta, mentre il 30% continua ad esprimere dubbi sugli sviluppi dei prossimi mesi.
Tra le altre preoccupazioni riscontrate, ascoltando il parere diretto della popolazione, compare il cambiamento climatico al 30% (aumento di 3 punti rispetto al 2021) e la salute al 25% (in questo caso il calo è drastico, con una differenza di ben 16 punti).
Passando, invece, a dati di diversa natura l’87% degli intervistati si è definito soddisfatto del proprio stile di vita, percentuale che si avvicina molto al 79% di quelli che si sono detti fiduciosi del futuro.
Parte del sondaggio dell’Eurobarometro si è focalizzato sulle “percezioni” riguardanti l’Unione Europea: il 52% degli intervistati ritiene che l’UE si stia muovendo nella giusta direzione, con il 74% che ripone fiducia in quello che sarà il futuro dell’Unione. Il 76% si trova totalmente in disaccordo con l’idea che Malta possa beneficiare di un’uscita dall’Europa e, infine, due intervistati su tre ritengono estremamente positivo l’uso della moneta unica nell’economia dello Stato insulare.
I risultati sulla “fiducia europea” manifestati dai maltesi sono tra i più alti se paragonati a quelli degli altri Stati membri.
Le interviste sono state condotte prima delle elezioni parlamentari del 26 marzo, quando la data di quest’ultime non era ancora stata resa nota.
A questo proposito un dato interessante emerge proprio dalla sezione “Media e fonti delle notizie” del sondaggio. I maltesi intervistati si rivolgono al web per ricevere informazioni ed aggiornamenti molto più di quanto lo faccia la media UE.
Il 59% di loro ha dichiarato di navigare per rimanere aggiornato su ciò che accade in Europa, mentre il 77% lo fa per ricevere notizie su questioni di politica nazionale.
Circa la metà degli intervistati (49%) reputa che i media maltesi non forniscano informazioni affidabili, mentre il 44% ha idee opposte.
Una percentuale schiacciante (90%), invece, ha dichiarato che spesso si imbatte in notizie o informazioni che sembrano travisino la realtà o siano addirittura false.