Mohamed Ali Ahmed Elmushraty, meglio noto come Lilu King, è tornato nuovamente in carcere dopo che la Corte penale ha accolto il ricorso presentato dal Procuratore Generale contro la decisione che, lo scorso 16 maggio, gli aveva concesso la libertà su cauzione.
Il 32enne libico, noto per il suo stile di vita sfarzoso ostentato sui social, che nel 2023 lo fece finire nel mirino delle autorità fiscali, in questo ultimo procedimento è accusato di aver minacciato e aggredito un uomo a Sliema nell’ottobre 2024, provocandogli gravi lesioni personali.
Malgrado ciò, la Corte aveva deciso di dargli nuovamente fiducia, così settimana scorsa Elmushraty era stato rilasciato su cauzione dietro un deposito di 40.000 euro e una garanzia personale di 200.000 euro. Una scelta che non è però piaciuta alla Procura che ha subito impugnato la decisione – come già era accaduto a gennaio – sottolineando la gravità delle accuse e la reiterazione della violazione di libertà su cauzione ottenuta da Lilu King in diversi procedimenti giudiziari a suo carico, risalenti al 2019, 2023 e 2024.
Secondo il procuratore, l’imputato è un soggetto refrattario alle regole, con pesanti precedenti penali a suo carico e fortemente incline alla reiterazione, tanto da non poter avere garanzia che possa rispettare le condizioni impostegli dalla Corte.
Nel suo provvedimento, il giudice ha evidenziato come Elmushraty abbia ammesso in prima persona di aver violato le condizioni dettategli dal tribunale, dimostrando che le sanzioni economiche – seppur elevate – non abbiano esercitato su di lui alcun effetto deterrente.
Nonostante la tesi della difesa secondo cui l’imputato aveva già trascorso un lungo periodo in carcere e ora fosse soggetto a rigide misure legate alla libertà provvisoria, per la Corte penale quelle stesse misure risultano inadeguate. A preoccupare sarebbe stato anche l’aspetto della sostenibilità finanziaria fuori dal carcere, dato che Elmushraty pare non aver alcuna occupazione effettiva; inoltre, l’unico legame con Malta risulterebbe essere la sua richiesta d’asilo ancora in sospeso.
Per tutte queste ragioni, è scattata la revoca immediata della libertà provvisoria e, per Lilu King, sono tornate ad aprirsi le porte del carcere. Almeno fino alla prossima udienza.
(photo credits: Facebook)
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