Un’area di 4.000 metri quadrati, per anni abbandonata e segnata dal degrado, avrà presto una nuova vita all’interno della Riserva naturale di Simar, nel nord del Paese. I lavori in corso, spiega il Ministero dell’Ambiente, puntano a trasformare lo spazio in un’accogliente estensione della riserva, con l’obiettivo di conciliare la tutela della biodiversità e la fruizione da parte del pubblico.
Il progetto, finanziato per il 75% dall’Unione Europea e per il restante 25% dal governo, prevede interventi mirati all’afforestazione, alla prevenzione incendi e alla gestione delle acque grazie a un nuovo sistema di irrigazione automatizzato. Oltre alla salvaguardia ambientale, l’iniziativa si inserisce in una più ampia strategia di creazione di spazi verdi accessibili alla comunità: il nuovo sito sarà infatti raggiungibile in pochi minuti a piedi dai circa 700 residenti della zona.
La Riserva di Simar, riconosciuta a livello internazionale come sito Ramsar e inclusa nella rete Natura 2000 dell’UE, è un santuario ornitologico che ospita numerose specie protette. Tra gli habitat presenti figurano canneti, zone umide e aree alberate che costituiscono rifugio per uccelli acquatici come aironi, martin pescatori e rallidi, oltre a specie rare come il Mediterranean Killifish.
Il progetto di riqualificazione comprende anche la posa di nuovi sentieri in materiale permeabile, pensati per un accesso sostenibile, l’installazione di panchine e tavoli da picnic, punti di raccolta differenziata e segnaletica informativa. Per contrastare episodi di abbandono illecito di rifiuti, saranno inoltre posizionate telecamere di sorveglianza e ripristinate le recinzioni perimetrali. In linea con le direttive di tutela ambientale, non verrà introdotta illuminazione artificiale, così da non disturbare gli ecosistemi notturni della riserva.
Alla visita del cantiere hanno preso parte i ministri Miriam Dalli e Stefan Zrinzo Azzopardi, rappresentanti di Project Green, il sindaco e membri del consiglio locale di St. Paul’s Bay, insieme a BirdLife Malta, che gestisce la riserva.
(photo credits: DOI / Omar Camilleri)
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