Un uomo di 50 anni, originario di Siracusa e con un lungo passato criminale, è stato condannato a due anni e un mese di reclusione dopo essersi dichiarato colpevole di furto aggravato e altri reati legati a episodi avvenuti lo scorso 3 agosto in due cantieri edili di Marsa.
Le indagini della polizia erano scattate a seguito di due segnalazioni di furto e tentato furto. Le telecamere di sorveglianza avevano immortalato due individui intenti a introdursi nei cantieri, successivamente identificati in Carmelo Ciranna e Abdulsalam Salem Benhamed, quest’ultimo sotto processo separato.
Il cittadino italiano è stato arrestato direttamente in carcere e condotto in questura, dove ha ammesso le proprie responsabilità, confermate anche in tribunale dichiarandosi colpevole di furto aggravato, danneggiamento volontario, inquinamento delle prove, tentato furto, violazione delle condizioni di libertà provvisoria e recidiva.
Il giudice gli ha inflitto una pena detentiva di 25 mesi, una multa di 500 euro e la confisca di ulteriori 500 euro depositati a titolo di garanzia della libertà provvisoria concessagli lo scorso maggio, ora revocata. Inoltre, l’imputato dovrà versare 1.665 euro a titolo di risarcimento a una delle vittime, somma che rappresenta metà dei danni complessivi, da corrispondere entro un anno dal termine della pena.
La corte ha anche emesso un’ordinanza triennale per affrontare la dipendenza da stupefacenti dell’uomo, ritenuta centrale nella sua condotta criminale.
Ciranna non è nuovo alle aule giudiziarie maltesi. Nel 2017 aveva ammesso la responsabilità per 15 diversi furti, che avevano fruttato gioielli, orologi, denaro ed elettronica per un valore stimato di circa 100mila euro. In quella occasione era stato condannato a sette anni di carcere, ridotti successivamente a cinque, e all’espulsione dal Paese, poi annullata.
(immagine di archivio, credits: Terry Caselli Photography)
Il Corriere di Malta è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato