Joseph Catania, 43 anni, residente a Msida e di professione autista di scuolabus, è comparso in tribunale con l’accusa di aver aggredito, minacciato e insultato un ufficiale della LESA (Local Enforcement System Agency) mentre quest’ultimo stava elevando contravvenzioni in una strada di St. Paul’s Bay.
Secondo quanto emerso in aula, l’episodio si sarebbe verificato ad inizio mese in Triq il-Witja, quando Catania si sarebbe avvicinato all’agente durante un controllo e, dopo un breve scambio di battute, lo avrebbe minacciato.
Il 43enne si è inoltre dichiarato non colpevole di guida pericolosa, resistenza a pubblico ufficiale e linguaggio offensivo rivolto ad un funzionario in servizio.
Durante l’udienza, la difesa ha chiesto la libertà provvisoria per il proprio assistito, sostenendo che l’intero episodio era stato immortalato dalla bodycam in dotazione all’agente, comprese le tracce audio, e che quindi non sussista alcun rischio di alterazione delle prove. La procura si è però opposta, sottolineando che la vittima non ha ancora testimoniato e che, data la professione dell’imputato, c’è il rischio che possa facilmente incrociare di nuovo l’agente.
Dopo un’attenta valutazione, il tribunale ha scelto di concedere a Catania la libertà su cauzione, fissando un deposito di 3.000 euro più una garanzia personale di 5.000 euro, oltre all’obbligo di firma e al coprifuoco notturno ai quali dovrà sottostare. Il giudice ha infine disposto una ordinanza di protezione in favore dell’agente LESA e ha vietato la pubblicazione delle sue generalità per motivi di sicurezza.
(immagine di archivio, credits: Facebook / LESA)
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