Il maxi-progetto del “Msida Creek” potrebbe tornare sul tavolo delle discussioni dopo che il ministro dei Trasporti, Chris Bonett, ha annunciato che nei prossimi giorni incontrerà la Kamra tal-Periti (KTP) per valutare i dettagli delle proposte ideate dallo stesso Ordine degli Architetti.
«Ho promesso che avrei ascoltato… e lo farò» dichiara Bonett sui social, aggiungendo di «non aver potuto fare a meno» di ignorare i progetti proposti dall’Ordine che, sebbene da un punto di vista visivo risultino accattivanti, hanno sollevato alcuni dubbi a detta del ministro circa la gestione del traffico e la fattibilità di apportare modifiche in questa fase di avanzamento delle opere, con ipotetiche conseguenze legali e finanziarie.
«È bene ricordare che la progettazione di questo progetto è iniziata circa 5 anni fa. Sono state apportate diverse modifiche, si è tenuta un’ampia consultazione e al termine dell’intero processo è stata indetta una gara d’appalto pubblica vinta da un consorzio, e il contratto è stato firmato» ha sottolineato Bonett prima di proporre l’incontro con KTP.
Infatti, secondo i piani, i lavori per la realizzazione dell’importante progetto infrastrutturale da 35 milioni di euro – il più grande mai realizzato nella zona – dovrebbero iniziare entro fine luglio e protrarsi per 30 mesi circa. Secondo i piani attuali, la viabilità e l’area del lungomare di Msida verranno completamente riviste così come i vari incroci e semafori attualmente presenti che saranno sostituiti da un nuovo viadotto.
Tuttavia, la “visione” del Msida Creek dell’Ordine degli Architetti presentata domenica offre, di fatto, una nuova interpretazione dell’infrastruttura che vedrebbe il cavalcavia rimpiazzato da un “polmone verde” di 20.000 metri quadrati a beneficio dei cittadini che risiedono in un’area già densamente urbanizzata, in linea con le politiche di sostenibilità e gli obiettivi climatici del Green Deal.
Concretamente, la nuova proposta della Kamra Tal-Periti mira a reindirizzare il traffico veicolare lontano dal centro di Msida, dando priorità al trasporto pubblico e alle piste ciclabili favorendo il verde urbano affinchè si possa migliorare la qualità dell’aria e l’inquinamento ambientale poiché, di fatto, Malta è l’unico Stato dell’UE a registrare un aumento delle emissioni legate ai trasporti a partire dal 2005.
Nel frattempo il sindaco neoeletto della cittadina, Charles Selvaggi, insieme ai consiglieri del Partito Nazionalista, ha fatto sapere di aver «accolto favorevolmente» la proposta avanzata dall’Ordine, ritenendola un’alternativa al progetto proposto in origine e in grado di offrire «una migliore qualità di vita ai residenti e a tutti i visitatori».
Pertanto, anche i consiglieri hanno invitato il Governo e le autorità interessate a considerare ed approfondire la fattibilità del progetto di KTP prima dell’inizio dei lavori.