Una coppia di Cospicua è finita in tribunale con accuse legate alla produzione e all’utilizzo di banconote false. L’uomo, John Anthony Borg, 26 anni, è accusato anche di violenza domestica nei confronti della compagna che lo ha denunciato, Miraine Bugeja, rea confessa di aver partecipato alla contraffazione.
L’inchiesta era partita dopo diverse segnalazioni da parte di esercenti che si erano ritrovati banconote sospette in cassa. Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno permesso di identificare i due individui che domenica sera sono finiti in manette quando gli agenti hanno fatto irruzione nella loro abitazione, trovando una stampante nascosta in un controsoffitto oltre a fogli con banconote stampate da un solo lato.
Durante gli interrogatori, Bugeja ha denunciato il compagno, sostenendo di essere stata costretta a utilizzare le banconote false e di vivere in un costante clima di terrore. La valutazione condotta dagli esperti dell’unità antiviolenza domestica ha attribuito al suo caso un punteggio considerato di “alto rischio”. Borg, che ha rigettato ogni contestazione, è accusato di falsificazione e spendita di banconote false, detenzione di strumenti destinati alla contraffazione, oltre che di aver minacciato e causato lievi lesioni alla compagna.
La difesa ha chiesto la libertà provvisoria per il giovane uomo, affermando che tutte le prove principali sono già state sequestrate e quindi non c’è rischio di inquinamento; ha inoltre messo in dubbio la denuncia di violenza domestica, sostenendo fosse dettata da un atto di “vendetta” e che la donna sapesse come rispondere al questionario di valutazione del rischio per far emergere un livello artificiosamente alto.
L’accusa ha invece sottolineato la gravità delle contestazioni e il fatto che Bugeja non avesse ancora testimoniato, aggiungendo che l’imputato non dispone di una residenza stabile visto che abitava con la stessa donna che lo ha denunciato.
Il tribunale ha infine respinto la richiesta di scarcerazione e ha emesso un ordine di protezione in favore della donna che, parallelamente, è stata a sua volta incriminata per falsificazione e uso di banconote false oltre che di strumenti per la contraffazione. A differenza del compagno, ha scelto di collaborare e ammettere subito le proprie responsabilità. Il magistrato l’ha condannata a due anni di reclusione con pena sospesa per quattro anni. Borg, quindi, resta in cella in attesa di processo, mentre la compagna potrà evitare il carcere salvo commettere altri reati nei prossimi anni.
(immagine di repertorio)
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